“Dopo le professioni sanitarie che sono  in prima linea e alle quali qualunque cittadino dovrebbe rivolgere un grato pensiero, in trincea ci sono anche i giornalisti che in un momento  del genere svolgono una funzione essenziale. Le redazioni sono un luogo di resistenza e presidi di coscienza sociale e democratica. A tutti i colleghi va in primo luogo l’apprezzamento e il sostegno per l’attività che svolgono quotidianamente e un encomio particolare a chi sta informando dai luoghi con più alta densità di diffusione del coronavirus”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna. “Contemporaneamente una riflessione perché anche noi abbiamo il diritto e il dovere delle precauzioni- prosegue Verna – Il tradizionale principio dello ‘scarpinare’ va in questi giorni temperato con lo spirito dell’ #iorestoacasa. L’appello soprattutto ai direttori: quella giornalistica è una professione di relazioni. Oggi ci sono le tecnologie che non solo ci mettono in condizioni di lavorare senza affollare le scrivanie, ma che consentono anche di arrivare alle fonti senza avere con loro contatti diretti”. “Verrà il tempo di riprendere a frequentare i luoghi e notare tutti i dettagli – sottolinea ancora Verna- Ora limitiamo gli spostamenti all’essenziale affidandoci alle testimonianze”.

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