Ottomila 854 certificati nel mese di luglio e diciottomila 538 emessi in tre mesi. Nascita, residenza, cittadinanza, stato di famiglia, richiesti e ottenuti dai milanesi nelle edicole, anziché presso gli sportelli comunali. Un sistema comodo che fa risparmiare tempo, grazie agli orari molto più estesi. E che allarga la possibilità di sopravvivenza delle edicole.
Dopo la partenza con quindici edicole, il 14 maggio, oggi sono 61 questi “sportelli di quartiere” (per informazioni, si può andare sul sito comune.milano.it). Il servizio è frutto della convenzione fra Comune di Milano, Snag-Sindacato Provinciale Autonomo Giornalai, Si.Na.Gi-Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia e Confesercenti. “L’offerta è ormai sempre più capillare -spiega l’assessore alla Trasformazione digitale e Servizi Civici, Roberta Cocco- ed è disponibile in tutti i municipi”. Con questo servizio, che vede come partner anche il distributore nazionale «m-dis», si rinforza la multifunzionalità delle edicole. Oltre ai certificati, si possono pagare le bollette e ritirare gli acquisti fatti sulle più importanti piattaforme di e-commerce. Presso le edicole si possono anche ordinare libri e altri prodotti selezionati. Grazie a un accordo fra «m-dis» e Libraccio, chi vuole mettere in vendita i propri libri può compilare la lista su libraccio.it e poi spedirli alla casa editrice attraverso le edicole, che sono punti di ritiro (l’elenco è su primaedicola.it).