Spiegano i colleghi della redazione del Domani, il nuovo quotidiano diretto da Stefano Feltri: le nostre inchieste sono scelte e in parte finanziate dai lettori. La prima delle quattro in programma (pubblicata il 21 settembre), sulle miniere di cobalto in Congo, è stata pagata grazie a una parte dei 10 mila euro raccolti finora.

“Ci sono molte storie che aspettano di essere raccontate -ha scritto Domani a corredo dell’inchiesta sul Congo- e ci sono molti giornalisti pronti a lavorarci. Ci sono anche tanti lettori che vorrebbero leggerle, eppure spesso queste storie non vengono pubblicate. Perché i giornali nazionali sono troppo concentrati sull’attualità politica e sui temi di cui tutti già parlano per occuparsene. Oppure perché sono storie locali che -si teme- potrebbero non interessare a un pubblico nazionale, dunque offrono ai collaboratori cifre molto basse che non permettono di finanziare inchieste lunghe e complesse”. 

Domani sta provando una nuova strada. A fine luglio ha chiesto a giornalisti freelance di mandare progetti di inchiesta sull’ambiente e la crisi climatica, con piano di lavoro e budget. Domani ha selezionato dieci progetti, li ha presentati agli abbonati, che ne hanno scelti quattro. A questo punto Domani ha sostenuto i freelance nella raccolta fondi. Il nuovo quotidiano la descrive così: “Dopo settimane di news letter, dibattiti via zoom, iniziative social siamo riusciti a raccogliere 10 mila euro che verranno interamente dedicati a finanziare i progetti”.

Si comincia con due pagine su “I bambini del Congo avvelenati dalle nostre auto elettriche”, storia di almeno 40 mila piccoli schiavi, che già a sei anni estraggono a mani nude il cobalto concentrato in un’area del Paese. Guadagnano meno di dieci euro per tirare fuori in due giorni i dieci chili necessari a produrre una batteria che alimenta la “rivoluzione verde”. L’autore è Luca Attanasio, l’inchiesta è in due puntate. Poi, verranno raccontati, ogni lunedì, l’inquinamento da Pfas in Veneto, la cementificazione della Sardegna, la situazione degli allevamenti intensivi in Emilia Romagna.

Ora sono in valutazione nuovi progetti su salute e Covid 19. I giornalisti interessati possono scrivere a lettori@editorialedomani.it

Il giornale aveva promesso che se la raccolta fondi non fosse stata sufficiente avrebbe integrato con metà della cifra. Per ora, non è stato necessario. La dimostrazione, ha scritto Domani, che “c’è vita tra i giornalisti con l’ambizione di fare del giornalismo con la G maiuscola e e soprattutto cé vita fra i lettori con la voglia di leggerlo”.

(nella foto, Luca Attanasio)

LASCIA UN COMMENTO