La redazione di ViversanieBelli, nove donne, ha rifiutato la richiesta di un part-time con una riduzione forte dello stipendio (già al minimo contrattuale) e l’editore ha ceduto l’intera testata. Ora le nove giornaliste hanno avuto la disposizione di trasferirsi dal centro di Milano in un capannone su una strada provinciale priva di mezzi pubblici a San Giorgio su Legnano, in provincia del capoluogo lombardo. Lo denunciano -scrive l’Ansa- il cdr del settimanale del gruppo Universo e l’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg). Parlano di “deportazione” e chiedono l’intervento del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e del mondo politico comunale, regionale e nazionale.

Il 1° ottobre le redattrici hanno scioperato e hanno manifestato davanti alla casa editrice in corso di Porta Nuova: presenti, fra gli altri, il presidente dell’Alg, Paolo Perucchini e il vicesegretario della Fnsi, Anna Del Freo, e l’assessore al lavoro della Città Metropolitana Elena Buscemi, che chiede “all’azienda di ascoltare il sindacato e un incontro per trovare una soluzione e mantenere ViversanieBelli nella sede attuale”.

Sindacato e giornaliste raccontano che c’è stata una lunga trattativa. Prima si è chiesto di accedere alla cassa integrazione concessa dal Governo per il Covid, con l’obbiettivo di mantenere i posti di lavoro, poi “l’editore ha scelto la strada di quello che sembra un licenziamento mascherato”.

“La Casa editrice Universo non è più proprietaria di Didieffe che è ancora l’editrice di ViversanieBelli – ha spiegato Claudio Vergani, procuratore della Universo – L’atto di cessione è avvenuto venerdì scorso e il nuovo socio della Didieffe ha trasferito la redazione. Quindi il sindacato deve rivolgersi al nuovo socio”.

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