Da martedì 16 marzo il Sole 24 ore diventa tabloid, un “tabloid lungo”. Simile al Financial Times, modello sognato. Per essere più maneggevole e per risparmiare costi. Non tanto sulla carta, quanto sulla stampa.

Tutte le spese di funzionamento saranno ridotte, “incluso il costo del lavoro per tutte le categorie professionali”. Il contenimento del costo del lavoro sarà realizzato “sia attraverso misure temporanee che attraverso interventi di riduzione strutturale di costo”. La riduzione dei costi riguarderà la struttura operativa “attraverso una profonda riorganizzazione industriale e dei processi editoriali”. In Confindustria, proprietaria del gruppo, si afferma ripetutamente la sproporzione tra numero di dipendenti e fatturato del Sole. I giornalisti del quotidiano oggi sono 197, con quelli della radio e dell’agenzia arrivano a 280. I dipendenti totali sono 890.

parola chiave

I ricavi previsti nel 2021 saranno di 203 milioni e arriveranno a 245 nel 2024. L’utile netto prima delle imposte (ebit) è previsto negativo per due milioni nel 2021 e positivo per 36 milioni nel 2024.

Sono i dati salienti del Piano 2021-2024 approvato dal consiglio di amministrazione del Sole 24 ore. La parola chiave più utilizzata nel testo è proprio “costi”. Il Piano delinea la strategia per rimettere il quotidiano e tutto il sistema che gli ruota intorno sulla retta via. Dopo lo scandalo delle copie gonfiate e irregolarità nei conti fra il 2014 e il 2016 (manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, aggiotaggio informativo), il patteggiamento dell’ex amministratore delegato Treu e dell’ex presidente Benedini e il rinvio a giudizio dell’ex direttore Roberto Napoletano (che chiede il processo per dimostrare la sua innocenza). Dopo la pesante sfiducia votata dalla redazione all’attuale direttore Fabio Tamburini, per lo spazio eccessivo concesso alla proprietà -Confindustria- sulle pagine del giornale; sfiducia che ha lasciato tutto com’era. Dopo le voci di vendita a John Elkann e al Gruppo Gedi. Dopo la cassa integrazione a zero ore per tre colleghi del mensile IL. In vista del cambio di sede, previsto per aprile, della redazione da via Monterosa, in zona Buonarroti a Milano, a viale Sarca (Bicocca); affitto per affitto, ma da una zona centrale a una più periferica.

lenta ripresa

Il Piano 2021-2024 rappresenta l’aggiornamento, l’evoluzione, l’accelerazione del precedente Piano 2020-2023 post Covid.

La strategia -come per tutti- è “digital first”. Le previsioni sono di una ripresa lenta nel 2021 e una successiva accelerazione. 

L’esercizio in corso “è infatti ancora penalizzato dall’emergenza sanitaria e da un contesto di generale rallentamento dell’economia e di elevata incertezza”.

Risultano particolarmente penalizzate le attività dell’area Cultura, con un ulteriore rinvio al secondo trimestre 2021 delle mostre espositive già spostate alla fine 2020. Nel periodo del Piano, oltre al contributo delle mostre, il cda si attende un miglioramento dei risultati grazie ai nuovi canali di merchandising, all’arricchimento delle iniziative editoriali e al miglior presidio dei mercati esteri.

L’area Eventi ha adeguato la propria offerta con una linea di eventi digitali.

Con il nuovo formato del quotidiano, ci sarà anche la valorizzazione di contenuti audio/video/podcast ed è previsto il rafforzamento del settore radio. 

(nella foto, Edoardo Garrone, presidente del cda del Sole 24 ore)

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