Beppe Grillo detta nuove regole sulle partecipazioni dei “portavoce” M5S” ai talk show in tv. Detta anche le inquadrature.
“La transizione MiTe -scrive sul suo blog- impone un diverso approccio, etico e riguardoso della persona e della sua immagine anche negli spazi televisivi dedicati alla politica ed ai suoi approfondimenti. Il cittadino ha diritto di essere informato sui contenuti. Non è più tollerabile che il dibattito sui temi che interessano ai cittadini venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte. Non è più accettabile che le immagini dei servizi e degli ospiti in studio vengano svilite con inquadrature spezzettate e artatamente indirizzate. Non è più ammissibile che l’ospite in trasmissioni televisive (rappresentante politico, esperto, opinionista, ecc) venga continuamente interrotto quando da altri ospiti, quando dal conduttore, quando dalla pubblicità, che determina il livello del programma fomentando la litigiosità ed immolando il rispetto della persona sull’altare dell’audience”.
posizioni degli editori
Questo modo di fare televisione -sostiene Grillo- non serve a informare, “ma a propinare le posizioni degli editori o dei conduttori di turno e queste non interessano ai cittadini. Questa non è informazione, ma intrattenimento di bassa lega che sfocia in propaganda da quattro soldi. D’ora in poi, per rispetto dell’informazione e dei cittadini che seguono da casa, chiediamo che i nostri portavoce, ospiti in trasmissioni televisive, siano messi in condizione di poter esprimere i propri concetti senza interruzioni di sorta per il tempo che il conduttore vorrà loro concedere, e con uguali regole per il diritto di replica, che dovrà sempre essere accordato”.ù
dovuto rispetto
Grillo chiede inoltre “che i nostri portavoce siano inquadrati in modalità singola, senza stacchi sugli altri ospiti presenti o sulle calzature indossate, affinché l’attenzione possa giustamente focalizzarsi sui concetti da loro espressi. Poche regole, di buon senso oltre che di buona educazione, che se osservate consentiranno ai portavoce del M5S di presenziare a trasmissioni televisive con la giusta considerazione e il dovuto rispetto nei confronti dei telespettatori”.
“Sono parole irricevibili, sia che le dica Grillo, sia che le dicano Berlusconi, Salvini, Renzi”. Enrico Mentana ha replicato in diretta su La7 alle parole del garante M5S: “Ognuno svolge il proprio ruolo, e a questo proposito ci sarebbe da capire quale è il ruolo di Grillo, e già che ci siamo di Conte. Se si chiede chiarezza bisogna anche dare chiarezza”, rimarca il direttore del Tg di La7.
(nella foto Beppe Grillo e Luigi Di Maio)
Trovo questa diatriba tra Grillo e Mentana è veramente penosa.
L’informazione di cui entrambi rivendicano l’urgenza per i cittadini
è solo l’ennesima presa per i fondelli da parte loro nei confronti di coloro che provano a districarsi tra quotidiani, TG e giornalisti improvvisati, per non parlare del fenomeno degli opinionisti.
E comunque, forse qualche osservazione di Grillo sarebbe anche condivisibile, se non fosse per il fatto che il rigore e la sobrietà che rivendica non sono mai appartenuti al suo stile comunicativo che ha scambiato il palcoscenico del comico con quello della politica.
No caro Grillo… Lei non è credibile ma è in ottima compagnia perché Mentana non è da meno.