Il Corriere della Sera sotto attacco informatico. Da martedì 23 agosto il sistema informatico su cui si regge tutto il lavoro di produzione e confezione del giornale ha cominciato a mal funzionare. Mercoledì 24 il Comitato di redazione ha chiesto chiarimenti all’Azienda, che ha risposto 48 ore più tardi, giovedì 26, confermando l’intrusione nel sistema e la denuncia alle autorità competenti.
precario funzionamento
“Da oltre 24 ore -ha scritto il Cdr a Vito Ribaudo, responsabile delle Risorse Umane della Rcs- continuiamo ad avere notevoli difficoltà nel nostro lavoro per un precario funzionamento dei server aziendali”. Il Cdr afferma che la situazione limita l’operatività sul sistema e rende molto difficile l’accesso da remoto e inaccessibili le mail da cellulare: “Questi disservizi stanno avendo conseguenze anche sulla fattura del giornale e del sito”.
Il Cdr ha chiesto al dottor Ribaudo di conoscere l’origine del problema tecnico e di capire quando sarà ripristinata la funzionalità di tutto il flusso produttivo. Soprattutto, se ci esistono rischi per i dati sensibili e personali dei giornalisti.
anomalie e contrasto
“Il giorno 23 agosto Rcs -ha risposto Ribaudo al Cdr- ha subito un attacco informatico”. I sistemi di protezione aziendali -spiega il dirigente- hanno riscontrato l’emergere di anomalie e hanno messo in atto le operazioni di contrasto, che hanno interrotto l’aggressione online. “Nella sua fase iniziale, l’attacco ha riguardato alcuni dei sistemi informatici basati su tecnologia Microsoft Windows (principalmente quelli utilizzati per la distribuzione dei contenuti editoriali verso i centri stampa, la pianificazione della distribuzione logistica alle edicole e i sistemi di reporting aziendali) e si sono generati (anche per le azioni di contrasto e ripristino messe in atto dalla società) alcuni disservizi quali quelli citati nella vostra comunicazione”.
Comunica Ribaudo che sono già stati ripristinati la maggior parte dei servizi colpiti e che si sta lavorando per risolvere l’intera situazione critica. Ribaudo assicura che, in base alle informazioni attuali, non ci sono rischi per i dati, anche personali. E dà notizia della denuncia di quanto accaduto alle autorità competenti.
Professione Reporter
(nella foto, riunione di redazione a via Solferino, sede del Corriere della Sera)