Il palazzo, a due passi dal mare e da Castel dell’Ovo, che ha ospitato a Napoli per 56 anni Il Mattino diventerà un albergo da 150 stanze.
L’indirizzo preciso è via Chiatamone 65, dove ora sono state montate delle impalcature. Qui hanno lavorato giornalisti, impiegati e poligrafici del Mattino dal primo maggio 1962 al 13 settembre del 2018. Nel luglio dell’anno successivo l’editore Francesco Gaetano Caltagirone ha venduto l’intero immobile alla Chiatamone 65, una srl che ha come amministratore unico Francesco Busto. La somma pagata -racconta il settimanale online Iustitia, diretto da Nello Cozzolino- è stata di 14 milioni e 300mila euro.
Chiatamone 65 è controllata da Concreta, una srl con quattro milioni di capitale e sede in via Orazio; l’amministratore unico è Vincenzo Busto, primogenito (mentre Francesco è il secondogenito) dell’imprenditore Pasquale Busto.
“Per ora stiamo realizzando un lavoro di pulizia – ha dichiarato Pasquale Busto a Iustitia – che consiste nello smontare tutti gli impianti perché la legge richiede uno smaltimento separato dei vari materiali, e il rifacimento della facciata. L’operazione andrà avanti per una quindicina di giorni”.
I lavori di rifacimento dell’immobile partiranno “per fine anno, appena ci verrà rilasciata la licenzia edilizia che contiamo di avere entro un paio di mesi”.
L’edificio diventerà -secondo le dichiarazioni di Busto- “un albergo di 150 stanze su sei piani (quattro più due di garage) con lavori da chiudere per gennaio 2024. E siamo in contatto con alcune catene alberghiere per decidere a quale affidare l’immobile in fitto o con altra formula. L’accordo con gli utilizzatori della struttura verrà definito entro l’anno in modo che possano intervenire sul progetto per realizzarlo in linea con il loro stile e le loro esigenze”.
Dal 18 settembre 2018 la sede del Mattino attuale è alCentro Direzionale di Napoli, Isola B5, Torre Francesco. La nuova redazione è stata intitolata alla memoria di Giancarlo Siani, il cronista del Mattino ucciso nel 1985 dalla camorra.