Il 7 gennaio 2017 Matteo Renzi ha perso da un mese il referendum istituzionale, quello sulla (quasi) abolizione del Senato. Fabrizio Rondolino, ex Unità, ex portavoce di Massimo D’Alema a Palazzo Chigi, gli manda due pagine di appunti. Titolo “Tu scendi dalle stelle”. Oggetto: AntiGrillo. Rondolino propone “una piccola combattiva redazione ad hoc che lavori nella massima riservatezza, composta da due giornalisti d’inchiesta e un investigatore privato”. Costo: medio alto. Obiettivo: “Character assassination”, cioè “diffondere notizie, indiscrezioni, rivelazioni mirate a distruggere la reputazione e l’immagine pubblica degli avversari, cioè Grillo, Di Maio, Di Battista, Fico, Taverna, Lombardi, Raggi, Appendino, Davide Casaleggio, Travaglio e Scansi”.

Lo ha raccontato il 12 novembre il Fatto quotidiano, citando atti dell’inchiesta della Procura di Firenze sulla Fondazione Open di Renzi. Rondolino suggeriva “di colpire attraverso un sito non riconducibile al Pd né a Renzi”. Da costruire su “un server estero non sottoposto a legislazione italiana” e con contenuti rilanciati da “una rete di fake”

Quali i mezzi? Rondolino consiglia, da una parte, meme, vignette e card per i social, con messaggi che “ridicolizzano questa o quella proposta, dichiarazione, personaggio”. Dall’altra “inchieste giornalistiche documentate, ovvero secondo lo stile del Fatto, allusive e intrinsecamente diffamanti”. Renzi gira l’email a l suo amico imprenditore Marco Carrai, senza commenti. 

Fabrizio Rondolino è iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio dal 20 dicembre 1989. “Tu scendi dalle stelle” potrebbe meritare un’indagine deontologica.

LASCIA UN COMMENTO