L’Inps dà già per scontato ciò il Parlamento deve ancora approvare. Considera, nel suo bilancio preventivo del 2022, che l’assorbimento dell’Inpgi sia già cosa fatta, anche se la norma è inserita nella Legge finanziaria da varare entro il 31 dicembre 2021. “La situazione patrimoniale netta dell’Istituto -si legge nella relazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza- alla fine dell’esercizio 2022 si stima deficitaria per 14.077 milioni di euro registrando un peggioramento di 13.173 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2021 (-904 milioni di euro). Nella fase di ripresa economica che il Paese sta attraversando è ancora più urgente che trovino attuazione le necessità, più volte evidenziate dal Civ, alcuni indifferibili interventi -sollecita il presidente Guglielmo Loy- a cominciare dalla non autosufficienza passando dal ‘patto con l’utenza’ e finire con l’Inpgi, che dal prossimo 1 luglio 2022, passerà all’Inps”.