di SOFIA GADICI
“500 bambini vaccinati 17 decessi in una settimana”: la notizia è apparsa -due righe separate- su una locandina fuori da tutte le edicole del Veneto il 17 dicembre.
Non è passata inosservata. Ha causato un grave incidente di comunicazione, non poca paura e ha costretto il Corriere del Veneto a pubblicare sui social un messaggio di scuse e un chiarimento.
Vediamo cosa è successo. Il 16 dicembre è iniziata la campagna di vaccinazione anti Covid per la fascia di età 5-11 anni. La vaccinazione per i più piccoli è un tema particolarmente delicato e chi sostiene le teorie no-vax vede qui il pericolo più grande.
Il giorno dopo, il Corriere del Veneto dà notizia del risultato del primo giorno di vaccinazioni: 500 bambini. Lo stesso giorno, viene anche dato conto del numero totale di morti per Covid avvenute nella regione durante la settimana precedente: 17. Le due notizie vengono riportate insieme sulla locandina pubblicitaria e il risultato è disastroso: sembra che 17 dei 500 bambini vaccinati siano morti.
La foto circola in fretta sui social e sul web, diventa virale, alimenta le teorie no-vax e la paura.
Il giorno dopo sul profilo Facebook del Corriere del Veneto viene pubblicata la locandina e si legge: “Nel web una locandina mal riuscita di una delle edizioni locali del Corriere del Veneto è stata enfatizzata dagli attivisti no-vax per dimostrare presunti effetti esiziali del vaccino. Nulla di tutto ciò. La locandina voleva semplicemente legare due notizie: 500 bambini vaccinati nella giornata di partenza della immunizzazione per gli under 12 e 17 decessi per Covid di persone adulte nell’ultima settimana. Ma la formula finale è risultata equivoca. Ce ne rendiamo conto e ci scusiamo con i lettori. Nel contempo non possiamo non stigmatizzare l’uso strumentale che di tale errore viene fatto, cercando di accreditare tesi strampalate e anti-scientiste, assai lontane dalla sensibilità e dalla serietà che il Corriere ha sempre garantito su questi argomenti”.
La spiegazione non è stata sufficiente. Sotto il chiarimento sono comparsi centinaia di commenti con teorie singolari e offese verso i giornalisti. I no-vax più accaniti non credono nemmeno alla veridicità della smentita: “Venditori di fumo e in più in malafede”; “Diciamo che ci avete provato per poter vendere qualche copia in più.”; “O magari è solo la verità e vi hanno costretto a ritrattare?”;”Da galera”.

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