Un altro passo in avanti dei giornalisti collaboratori de la Repubblica. Il Coordinamento precari del quotidiano diretto da Maurizio Molinari, edito dal Gruppo Gedi di John Elkann, ha proclamato lo stato di agitazione e chiede l’attuazione della “procedura di raffreddamento”. Chiede cioè ai prefetti la convocazione di un tavolo tra lavoratori e Azienda. In particolare a Palermo e a Genova, dove due collaboratori che hanno inviato una lettera tramite avvocati per il riconoscimento dei diritti maturati non hanno avuto il rinnovo o del contratto annuale.
L’agitazione è supportata dalla Federazione nazionale della Stampa e dalle Associazioni regionali di stampa di Liguria e Sicilia e di tutte le altre che aderiscono.
In una nota vengono elencati i motivi della protesta.
- Da due anni il Coordinamento cerca di ottenere una convocazione da parte dell’Azienda per ridiscutere i contratti con cui i precari prestano un servizio quotidiano alla testata (andando sistematicamente ben oltre le indicazioni contrattuali). Non ha mai ottenuto risposta;
- A gennaio ormai inoltrato molti giornalisti precari non hanno ancora ricevuto notizie sul rinnovo del proprio contratto, sebbene non abbiano mai interrotto il loro impegno quotidiano, richiesto dalle redazioni, per garantire l’uscita del giornale;
- In tutte le redazioni sono state promesse assunzioni a un gran numero di storici collaboratori, in numero ampiamente superiore alle assunzioni concretamente possibili; da parte dell’azienda non c’è mai stata chiarezza sui numeri né i destinatari delle future assunzioni;
- In alcune redazioni locali di Repubblica sono stati annunciati tagli di budget dei collaboratori, nonostante nell’accordo del 23 settembre fosse chiaramente indicato non sarebbero stati toccati (nota a verbale, punto 5: “i giornalisti usciti in prepensionamento saranno sempre sostituiti nel suddetto rapporto 1/2 da giornalisti ex art. 1 CNLG, nell’individuare i quali la Direzione utilizzerà prevalentemente il bacino dei collaboratori di cui all’accordo 10 dicembre 2015 e le loro assunzioni non modificheranno i valori correnti di budget delle redazioni per le collaborazioni”);
- Non è stato rinnovato il contratto annuale (“jobs act”) di due componenti del Coordinamento dei precari di Repubblica che nelle scorse settimane hanno depositato un ricorso contro Repubblica presso il Tribunale del lavoro; già nei mesi scorsi, immediatamente dopo l’invio di una serie di diffide all’azienda ad agosto, a uno storico collaboratore senza contratto è stato immediatamente impedito di proseguire la collaborazione con Repubblica.
Il Coordinamento dei Precari si riserva di organizzare iniziative di protesta.
Professione Reporter