Grido di dolore del Comitato di redazione di Repubblica. I giornalisti sono in stato di agitazione e chiedono il rispetto degli accordi con Azienda e Direzione.
Il Cdr denuncia la fatica in molti settori del giornale: chi va in prepensionamento non viene sostituito, i budget per i collaboratori vengono tagliati. Segnala che il prezzo del giornale è aumentato a tre euro nei week end, senza preoccuparsi di informare i lettori: “Inaccettabile la logica di una ‘guerra tra poveri’ in cui i settori più in affanno debbano contendersi con gli altri assunzioni, organico o budget per sopravvivere. La decisione di navigare a vista sulle assunzioni e sullo spostamento di giornalisti nei settori di volta in volta scoperti sta producendo scontento, spaesamento e un forte senso di sfiducia in una comunità già piegata da anni di tagli, solidarietà o cassa integrazione”.
nessun nuovo ingresso
Ecco il quadro della situazione, come delineato dal Cdr. In Cronaca di Roma, la redazione è dimezzata (tra prepensionamenti, aspettative, spostamenti e maternità) e non c’è stato ancora nessun nuovo ingresso. A Torino sono usciti tre redattori, ma l’azienda non ha intenzione di ‘stabilizzare’ i collaboratori storici. A Milano, seconda redazione del giornale, la giornalista capo degli spettacoli va in pensione e verrà sostituita da un deskista del sito, a sua volta sostituito da un redattore, che al momento non verrà sostituito; due giornaliste andranno in maternità e Tuttomilano è curato da una persona sola.
Nella redazione di Roma, l’Azienda non ha riconosciuto la sostituzione di una giornalista andata in aspettativa per maternità: il Cdr lo giudica un grave precedente.
accordo violato
A Palermo il budget per le collaborazioni è stato ridotto del 15 per cento. Il taglio riguarda anche altre redazioni. Secondo il Cdr, è una violazione dell’accordo sui prepensionamenti dove dice: “Le assunzioni legate ai prepensionamenti non modificheranno i valori correnti di budget delle redazioni per i collaboratori”. Intanto, i contratti per i collaboratori storici vengono modificati, aumentando la soglia minima di articoli richiesti, a parità di compenso.
Altri settori. La redazione Economia e finanza ha perso, in meno di un anno, cinque giornalisti. Il Venerdì, oltre ai redattori usciti in vista dei prepensionamenti, perde il capo di uno dei settori centrali.
memoria storica
La questione del prezzo in edicola. La scelta di non comunicare sul giornale (né alla redazione) l’aumento del prezzo del quotidiano in edicola nel weekend “riguarda il futuro del lavoro di tutti e il nostro rapporto con i lettori”.
Amara conclusione: “Il 2022 doveva essere l’anno della pace, per quanto dolorosa, per chi resta al giornale: stipendio e organici garantiti, l’uscita di colleghi che rappresentano memoria storica del giornale, l’avvio di un patto per l’innovazione e lo sviluppo nel quale il Cdr ha creduto. È iniziato invece all’insegna delle emergenze e di risposte carenti o inaccettabili. Richiamiamo Azienda e Direzione al rispetto dei nostri accordi e dello spirito in cui sono stati siglati e proclamiamo lo stato di agitazione dei giornalisti di Repubblica”.
Professione Reporter
(nella foto, la redazione centrale de la Repubblica)