Perché affidare a Renzo Piano, il più celebre architetto del pianeta, il nuovo studio di Rainews24, il canale Rai che diffonde informazioni nell’arco dell’intera giornata?
“Sinceramente mi pare strano”, dice il segretario della Commissione di vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “Appare peculiare che si disturbi un architetto che ha realizzato il Centre Pompidou, l’Auditorium di Roma e il Ponte di Genova. Oltretutto, la Rai dispone di almeno una decina di scenografi interni, ma questo aspetto spero che sarà chiarito dal Consigliere in quota dipendenti, Laganà. Sarebbe interessante capire quali saranno i costi per il cittadino. Considerato che la Rai è un’azienda pubblica e ‘a titolo gratuito’ non può fare nulla”.
Piano ha elaborato il progetto insieme con gli architetti Massimo Alvisi e Junko Kirimoto. Lo studio assumerà i lineamenti di un “laboratorio dell’informazione”, per usare l’espressione impiegata da Piano. Il locale per conduttrice o conduttore del telegiornale sarà vicino a quello della redazione. “Adeguare la televisione a un’epoca di innovazione tecnologica significa anche dotarla di spazi e studi televisivi all’avanguardia -ha detto l’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes- Per la Rai Piano ha preparato un bellissimo progetto, molto innovativo, che nei prossimi mesi realizzeremo. È un segno di amicizia verso la nostra Azienda, un gesto altruistico che ho apprezzato notevolmente”.
Renzo Piano ha affermato: “Uno studio televisivo in qualche modo è una lanterna magica, ma anche una valigia di Eta Beta dalla quale esce fuori di tutto. Allora gli va dato un aspetto un po’ da laboratorio. Come di un iceberg, si vede soltanto una piccola parte dell’insieme, solo la punta. Dietro allo studio in realtà c’è una redazione. Ci sono centinaia di giornalisti, alcuni dei quali in giro per il mondo. Quindi l’idea è di far sentire un po’ di questo mondo. È come quando si va a teatro: è così bello passare dal back stage. È quando si va in un museo, attraversare archivi. E persino, quando si va al ristorante, passare vicino alla cucina. Quindi la telecamera ogni tanto deve dare un’occhiata alla redazione, nella quale si sente che c’è tutto questo lavorìo”
Lo studio di Rainews24 è ampio circa 220 metri quadrati ed è collegato a una newsroom che ne misura cento. In base al progetto di Renzo Piano, Alvisi, Kirimoto alle pareti saranno collocati schermi detti “led wall” per complessivi 50 metri quadrati. Questi riprodurranno immagini gestite da un sistema informatico, il mediaserver, 4K. In entrambi gli ambienti l’illuminazione verrà fornita da proiettori a led per un un numero complessivo di circa cento. Le riprese saranno affidate a sei telecamere di ultima generazione.
Ma non era sufficiente adginforma.it a fare da megafono alle quotidiane “padanadas” (come le avrebbe definite Renzo Arbore) di Anzaldi?