Cortesie fra giornalisti, a proposito della nuova Gazzetta del Mezzogiorno. Antonello Valentini, già direttore generale della Federcalcio, membro di una famiglia di illustri giornalisti pugliesi, versus Giuseppe Martellotta, presidente del sindacato giornalisti della Puglia (Assostampa). 

Valentini racconta su Facebook che è stato convocato per il 29 marzo dall’organo disciplinare dell’Ordine dei giornalisti del Lazio (al quale appartiene dal 1976), in seguito a un ricorso di Martellotta. 

Racconta Valentini che nel ricorso Martellotta “ipotizza violazioni deontologiche relativamente ad alcune pubblicazioni su Facebook in data 23,25 ottobre e 10 novembre 2021 sulla futura riorganizzazione della Gazzetta del Mezzogiorno. In quegli ‘articoli’, registravo le voci sulle possibili promozioni di due esponenti sindacali in carica e impegnati nella trattativa con la nuova proprietà Albanese-Miccolis: Martellotta, n.1 dell’Assostampa, e Mimmo Mazza componente del Comitato di redazione della Gazzetta”. Promozioni che  ritenevo e continuo a ritenere inopportune, in relazione all’impegno militante di un sindacalista”.

Valentini afferma che presenterà al Consiglio di disciplina i documenti sulla riorganizzazione della Gazzetta, entrata in vigore con la ripresa delle pubblicazioni del giornale: “Giuseppe Martellotta era capo servizio ed è stato promosso vicecaporedattore, con l’assegnazione della responsabilità del settore ‘Primo piano,nazionale-regionale’. Mimmo Mazza era responsabile della redazione di Taranto ed è stato promosso caporedattore centrale, cioè n.2 della Gazzetta, dopo il direttore Iarussi. Martellotta è tuttora presidente del sindacato giornalisti pugliesi; Mazza si è dimesso dal Comitato di redazione e ha conservato la carica di vice presidente del sindacato giornalisti pugliesi, cioè n.2 di Martellotta”.

“Saranno i colleghi dell’Ordine -nei confronti dei quali nutro fiducia e rispetto-, conclude Valentini, a valutare l’intera vicenda, esaminare i documenti  e decidere nel merito”.

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