Gli editori Cairo (Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, La7) e Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Leggo) annunciano gli ottimi risultati economici del 2021.
Tornano gli utili!
Non fanno cenno ai consistenti aiuti dello Stato che hanno permesso di prepensionare decine di giornalisti. Né ai bassi compensi con cui vengono retribuiti i collaboratori.
Su quest’ultimo punto l’Associazione Stampa Romana chiede ufficialmente di riportare questi compensi a livelli dignitosi.
azionisti e manager
“Ora aumentiamo i compensi dei collaboratori -si legge in un comunicato- I bilanci del gruppo Rcs Cairo e del gruppo Caltagirone parlano chiaro. I due gruppi totalizzano nel 2021, un anno pandemico, più di 100 milioni di utili. Nel nostro mondo, caratterizzato da una crisi infinita, sono due squilli da non sottovalutare. Certamente sarà merito di azionisti e manager nella creazione di aziende più digitali. Siamo tuttavia certissimi che giornaliste e giornalisti hanno lavorato sodo per far centrare agli editori i risultati appena descritti. Se saranno staccate cedole per dirigenti e azionisti, Stampa Romana chiede ai vertici di queste aziende un atto di giustizia e coraggio. Premiate i collaboratori, puniti negli scorsi anni da tagli corposi ai loro minimi compensi. Dimostrate con i fatti che il lavoro conta ed è degnamente ricompensato”.
Rcs ha raddoppiato nel 2021 il dividendo (a 0,06 euro per azione da 0,03 staccato lo scorso anno) e riporta la cassa in attivo (finanziamenti per leasing escluse). Il bilancio 2021 è migliore delle attese degli analisti.
risultato doppio
Rcs ha chiuso il 2021 con 72,4 milioni di profitti, il doppio rispetto all’esercizio precedente, un margine operativo lordo di 144,5 milioni (da 86 milioni) e 846,2 milioni di ricavi (da 749,5 milioni) che hanno beneficiato della ripresa dei ricavi pubblicitari (348 milioni da 312), delle vendite (375 milioni da 343) e del ritorno degli eventi sportivi. Il debito finanziario complessivo si è attestato a 144,9 milioni, 69,6 in meno rispetto al 2020, ma escludendo i debiti finanziari per leasing (principalmente locazioni di immobili), l’editore si trova 16,7 milioni in cassa (dal debito di 59,6 milioni del 2020).
Rcs, “in assenza di un peggioramento della situazione sanitaria e geopolitica o di ulteriori incrementi delle materie prima”, ritiene che sia possibile confermare nel 2022 margini in linea con quelli realizzati nel 2021 e un conseguente ulteriore miglioramento della posizione finanziaria netta.
Rimane l’incognita sulla battaglia legale in corso con Blackstone. Il fondo Usa, che aveva acquisito gli immobili di Via Solferino nel 2013, prima dell’opa del 2016 su Rcs conclusa con successo da Cairo, ha chiesto alla società e al suo capo azienda fino a 600 milioni di dollari di danni per il fallimento della rivendita della sede storica dell’editore ad Allianz a causa dell’intervento dell’imprenditore torinese: Cairo ha accusato Blackstone di “vantaggio usurario” nell’acquisto del 2013.
dividendo ai soci
Caltagirone Editore ha chiuso il 2021 con un utile pari a 28,7 milioni, rispetto al risultato negativo di 44,3 milioni del 2020 e ha proposto ai soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,03 euro per azione. I conti 2021 registrano ricavi operativi per 122,7 milioni, in aumento del 2,3%. Riguardo al margine operativo lordo, è stato positivo per 15,5 milioni (5,5 milioni euro nel 2020) grazie alla riduzione del 6,2% dei costi operativi. In particolare il costo del lavoro si è ridotto del 9,8%, mentre gli altri costi operativi si sono ridotti del 3,5%.
Infine, il risultato operativo è positivo per 8,3 milioni (contro il dato negativo per 59,6 milioni del 2020) e comprende ammortamenti per 6,6 milioni, accantonamenti per rischi per 98mila euro e svalutazione crediti per 452mila euro, secondo i dati della società.
(nella foto, Francesco Gaetano Caltagirone)