Ho avuto la grande fortuna a 23 anni di collaborare all’Espresso di Arrigo Benedetti e di avere la intera pagina di apertura per un servizio sull’ultimo grande sciopero dei marittimi. Servizio corredato dalla riproduzione del passaggio fondamentale della lettera di Angelo Costa in cui chiedeva ai marittimi -per essere riammessi- di ammettere “ho sbagliato”. Ci fu tempesta alla Camera col ministro della Marina Angelo Maria Jervolino, legato ai Grimaldi, definito “armatore onorario”. Mi fidavo di Benedetti e anche di Corbi e Zanetti. Meno di Scalfari. Così scelsi Milano e il Giorno di Italo Pietra pur continuando per un po’ con inchieste a collaborare anche all’Espresso.

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