Un’indagine di NewsGuard ha rilevato che TikTok fornisce ai propri utenti contenuti falsi e fuorvianti sulla guerra in Ucraina entro 40 minuti dalla loro registrazione sull’app, senza che essi eseguano alcuna ricerca sull’argomento.

Inoltre, la ricerca di contenuti usando termini generici legati al conflitto, come ad esempio “Ucraina” o “Donbass”, ha portato TikTok a suggerire video che contenevano disinformazione tra i primi 20 risultati proposti.

News Guard è l’organizzazione di giornalisti che monitora l’attendibilità dei siti di informazione. Opera negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Italia. Questa ricerca è stata curata da Alex CadierChine LabbéVirginia PadoveseGiulia PozziSara BadiliniRoberta SchmidMadeline Roache e Jack Brewster.

terreno fertile

Tik Tok è un social network cinese molto popolare fra i giovanissimi di tutto il mondo. Alla fine del 2021, ha raggiunto oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili, prima app non appartenente a Facebook a toccare quella cifra.
I risultati di NewsGuard confermano che l’assenza di un’efficace categorizzazione e moderazione dei contenuti, unita alla capacità dell’app di proporre agli utenti contenuti che li invogliano a continuare la navigazione, hanno reso la piattaforma un terreno fertile per la disinformazione.

Nel marzo 2022, un team di sei analisti di NewsGuard ha creato dei nuovi account su TikTok e ha eseguito due esperimenti. Nel primo, agli analisti è stato chiesto di scorrere il feed personalizzato “Per Te” per 45 minuti, guardando tutti i video relativi al conflitto Russia-Ucraina per intero, ma senza seguire alcun account o eseguire alcuna ricerca. Entro 40 minuti dalla loro registrazione su TikTok, a tutti gli analisti di NewsGuard sono stati mostrati contenuti falsi o fuorvianti sulla guerra in Ucraina.
Tali informazioni false erano in alcuni casi a favore della Russia, in altri dell’Ucraina.

neonazisti e biologia

Queste sono alcune affermazioni false diffuse anche dal Cremlino: i filmati provenienti dalla guerra in Ucraina sono falsi; l’Ucraina è governata da una giunta neonazista; gli Stati Uniti possiedono una rete di laboratori di armi biologiche in Ucraina; Vladimir Putin e la Russia non sono gli aggressori e gli Stati Uniti hanno orchestrato la rivoluzione del 2014 in Ucraina.

Altre affermazioni false o contenuti di disinformazione: le forze statunitensi sono “in arrivo” in Ucraina; l’immagine di Putin è stata aggiunta digitalmente nel filmato della conferenza stampa del 5 marzo 2022, per nascondere il fatto che il Presidente non si trovasse a Mosca; un video del presidente dell’Ucraina Zelensky “là fuori che combatte per il suo paese”, che in realtà è stato girato nel 2021; video del “Ghost of Kiev” che abbatte sei jet russi, immagini in realtà provenienti dal videogioco Digital Combat Simulator; un video di uno scontro a fuoco “dell’esercito ucraino contro la Russia”, che in realtà risale al 2015 e mostra le truppe del governo ucraino che combattono i ribelli filo-russi nell’est del paese.
Esempio: a 29 minuti dal suo ingresso su TikTok, a un’analista di lingua francese è stato mostrato il video di un discorso di Vladimir Putin in cui affermava che “i neonazisti di oggi hanno preso il potere in Ucraina” e che la responsabilità di qualsiasi spargimento di sangue nel paese ricade su chi governa l’Ucraina. Al 14 marzo 2022, questo video è stato visto 1,7 milioni di volte e condiviso più di 15.000 volte.

predominio militare

Nel giro di 36 minuti, allo stesso analista è stato mostrato un video, pubblicato lo scorso 5 marzo, di un uomo che affermava che “tutte le immagini di questa pseudo-guerra sono false. Non ci sono immagini provenienti dall’Ucraina, anche i soldati Spetsnaz russi non possono avere smartphone per filmare nulla”. Al 14 marzo 2022, nove giorni dopo la sua pubblicazione, il video è stato visto 153.000 volte.
Altri video dipingevano un quadro fuorviante della situazione sul terreno, mostrando un presunto predominio militare ucraino. Tra questi, vi sono video tratti da videogiochi – che simulano immagini reali – di un jet da combattimento ucraino, noto come “the Ghost of Kiev”, che abbatte sei aerei russi.
Verso la fine dell’esperimento durato 45 minuti, i feed degli analisti erano quasi esclusivamente popolati da contenuti – alcuni accurati e altri falsi – relativi alla guerra in Ucraina, senza alcuna distinzione tra disinformazione e informazioni provenienti da fonti affidabili.

fact-CHEcking

In un momento in cui le false narrazioni sul conflitto Russia-Ucraina stanno proliferando nello spazio online, nessuno dei video presentati ai nostri analisti dall’algoritmo di TikTok conteneva avvertimenti, né informazioni sull’affidabilità della fonte, di fact-checking o di contesto, in grado di responsabilizzare gli utenti nella selezione di informazioni affidabili.

Il secondo esperimento effettuato dagli analisti di NewsGuard consisteva nell’effettuare ricerche utilizzando termini generici che gli utenti di TikTok potrebbero utilizzare per trovare informazioni sul conflitto. I termini di ricerca erano Ucraina, Russia, Guerra, Kiev e Donbass.
Quando gli analisti hanno effettuato la ricerca per almeno uno di questi termini, tra i primi 20 video suggeriti da TikTok ce n’erano alcuni che contenevano affermazioni false o fuorvianti.
Ad esempio, durante la ricerca condotta da un’analista italiana di NewsGuard con il termine “Ucraina”, il secondo dei venti video proposti conteneva la falsa affermazione, diffusa anche dal Cremlino, secondo cui la guerra in Ucraina è stata il risultato di un genocidio perpetrato nel Donbass dalle autorità ucraine.

fonti affidabili

Dopo aver inserito il termine “Donbass” nella barra di ricerca, TikTok ha presentato a un analista negli Stati Uniti un video in cui si affermava erroneamente che i neonazisti sono “ovunque” in Ucraina e che “il governo ucraino usa le milizie neonaziste per mantenere il controllo dell’Ucraina”. Il video è stato il quinto risultato suggerito dalla piattaforma.
Oltre ai contenuti chiaramente falsi comparsi tra i risultati di ricerca di TikTok, la piattaforma ha anche suggerito agli analisti di NewsGuard fonti affidabili, tra cui Sky News, The Telegraph e FanPage.it.
Su TikTok, tali fonti affidabili vengono solitamente identificate da un segno di spunta blu. Eppure, nei risultati di ricerca sulla piattaforma, i contenuti che pubblicano queste fonti sono accostati ad altri video che diffondono la propaganda del Cremlino, senza alcuna ulteriore distinzione tra i due tipi di contenuto.
Secondo Statista, un quarto degli utenti di Tik Tok negli Stati Uniti nel 2021 aveva un’età compresa tra i 10 e i 19 anni, nonostante TikTok dichiari di consentire l’uso della sua app soltanto ai ragazzi di età superiore ai 13 anni.
Nonostante sia di proprietà di – e gestito da – ByteDance, un conglomerato Internet cinese parzialmente di proprietà del governo cinese, TikTok non è disponibile in Cina. Gli utenti cinesi possono però accedere a Douyin, un servizio quasi identico che vieta contenuti “politicamente sensibili”, secondo quanto riportato dal Citizen Lab dell’Università di Toronto.
TikTok è stato anche accusato di censurare contenuti che non sono allineati alle posizioni del governo cinese. 

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