Il 24 maggio del 2014, otto anni fa, il fotoreporter Andrea Rocchelli (Andy, per i suoi amici) fu ucciso nel Donbass, nei pressi di Sloviansk, colpito dai mortai in dotazione all’esercito ucraino che difendevano una collina contesa dagli indipendentisti filorussi. Lo ricorda Ossigeno per l’informazione, osservatorio sui cronisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza.

Andrea aveva trentuno anni. All’inizio del 2014 era andato in Ucraina per documentare gli scontri nelle piazze (“Euromaidan” saranno poi chiamati), scontri che avevano scosso l’Ucraina. Una volta lì, aveva scoperto che c’erano altre storie importanti che non venivano raccontate: gli scontri armati fra esercito ucraino regolare e indipendentisti filorussi. Questi combattimenti mettevano la popolazione civile in terribili condizioni di pericolo.

Quel 24 maggio 2014 era andato con un taxi a verificare le condizioni dei civili presi fra due fuochi nei pressi di Sloviansk. Era insieme a due colleghi e amici: il fotoreporter francese William Roguelon e l’attivista e giornalista russo Andrej Mironov. Arrivarono ai piedi della collina Karachun. Erano appena scesi dal taxi quando furono raggiunti da ripetuti colpi di mortaio che li colpirono. Andrea Rocchelli e Andrej Mironov persero la vita.

Andrea Rocchelli era nato a Pavia, poi aveva girato il mondo. Il portale Ossigeno– Cercavano la verità racconta la sua storia umana e professionale, la sua carriera di fotoreporter. Nella pagina a lui dedicata sono presenti alcuni dei suoi scatti più famosi, concessi a Ossigeno dai familiari.

sevizie ai civili

Scrive Ossigeno: “Per accertare se Andy Rocchelli fu ucciso per errore o intenzionalmente, per impedirgli di testimoniare con le sue foto le sevizie inflitte ai civili o altri fatti che non si volevano far conoscere, è stato celebrato un processo penale che ha illuminato alcuni punti oscuri, ma nessun colpevole è stato individuato e punito. Il processo ha trovato prove della responsabilità dei componenti dell’esercito. Sono stati individuate anche delle responsabilità all’interno della Guardia Nazionale Ucraina. In primo grado è stata emessa una condanna che poi è stata annullata per un vizio di forma. Un processo di straordinario interesse”. Ossigeno per l’informazione ha seguito tutte le udienze e ha raccolto quelle cronache in un dossier speciale che contiene anche analisi e commenti, aiutando a riflettere sulla difficoltà quasi assoluta di fare giustizia per i cronisti uccisi in guerra o in aree di crisi.

In occasione di questo anniversario, Ossigeno pubblica un’edizione aggiornata del dossier che ha questo titolo: “Guerre, giornalisti uccisi e impunità”: il dossier ora contiene anche le  ultime cronache del processo (assoluzione dell’unico imputato e sentenza in Cassazione), un commento della famiglia Rocchelli e altri contenuti.

riflettori accesi

Questo aggiornamento del dossier, – uscito il 2 novembre 2020, Giornata internazionale per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI)  – è stato realizzato quando la morte del fotoreporter di Pavia è tornata attuale a causa del riesplodere del conflitto in Ucraina, il 24 febbraio scorso.  Questa guerra ha acceso i riflettori sia sulla collocazione internazionale di questo paese, sia sulle sofferenze inflitte dai combattimenti alla popolazione civile: sofferenze e lutti documentati stavolta ampiamente da giornalisti inviati da ogni paese. Questi giornalisti si sono impegnati nello stesso difficile e rischioso compito per il quale Andrea Rocchelli perse la vita, quel 24 maggio 2014. (IL DOSSIER QUI)

Ossigeno per l’Informazione inoltre pubblicherà nei prossimi giorni il documentario video “Ciao Andy, un abbraccio da Pavia” realizzato nel 2021 in collaborazione con l’Associazione “Volpi Scapigliate”Questo video aiuta a conoscere Andrea Rocchelli attraverso il ricordo delle persone che lo hanno conosciuto (il trailer qui). Il video viene proiettato il 9 giugno 2022, fra le 10 e le 13, in occasione del seminario su “Pace, guerra e informazione” organizzato da  Ossigeno, a Roma alla Casa del Jazz. Il convegno è aperto al pubblico e diffuso su Youtube. Il documentario è già stato proiettato in anteprima nazionale lo scorso 27 settembre, nell’Aula Magna dell’ateneo di Pavia, nel giorno del compleanno di Andrea.

(nella foto, Andrei Mironov e Andy Rocchelli)

 

 

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