Hanno prevalso i candidati di Controcorrente alle elezioni del Fondo complementare dei giornalisti, dove vengono amministrate fra l’altro parte delle liquidazioni dei giornalisti. Nel Consiglio di amministrazione sono stati eletti Alessia Marani (1.001 voti), Edmondo Rho (980), Enrico Romagnoli (934), Vincenzo Varagona (931). Gli altri due consiglieri appartengono al gruppo rivale Fondo Sicuro (Senza Bavaglio, Puntoeacapo, Informazione@futuro, Unità Sindacale-MIL): Gianni Dragoni (722 voti) e Tiziana Stella (712). Marani, giornalista del Messaggero, ha superato la soglia dei mille voti, è consigliera uscente e ha quindi raccolto i frutti del lavoro svolto.

maggioranza rovesciata

Al Collegio dei Sindaci sono stati eletti Andrea Sbardellati, (941 voti, Controcorrente) e Renato Pedullà, 677 voti (Fondo Sicuro). Sindaco supplente, Giuseppe Chianese.

Dopo queste elezioni Controcorrente è ai vertici di tutti gli organismi di autogoverno dei giornalisti: Ordine, Fnsi, Casagit, Inpgi (resterà dal 1° luglio solo Inpgi 2).

Il risultato elettorale rovescia la precedente maggioranza consiliare tra i giornalisti, perché nell’organismo uscente c’erano 4 esponenti di Fondo Sicuro e 2 di Controcorrente. Nel nuovo Cda è il contrario. Controcorrente ha dichiarato: “Le giornaliste e i giornalisti italiani hanno premiato nettamente un progetto concreto di welfare integrato”. L’impegno elettorale dei candidati di Fondo Sicuro era “Salviamo il Fondo complementare da chi ha già distrutto l’Inpgi”.

consiglio uscente

I votanti sono quasi raddoppiati rispetto alla tornata di marzo 2019. Hanno votato 1762 giornalisti, rispetto agli 895 di tre anni fa.

Ma gli aventi diritto sono 10.533 e ha votato solo il 16,73% degli aventi diritto (l’8,24% nel 2019). Per il collegio sindacale i votanti sono stati 1.702, il 16,16% degli aventi diritto.

Il consiglio uscente del Fondo ha avuto come presidente un rappresentante degli editori, Raffaele Alessandro Serrau, vicepresidente Simona Fossati, rappresentante di Fondo Sicuro che non si è ricandidata in queste elezioni, come l’altro consigliere uscente Corrado Chiominto. Secondo il meccanismo di alternanza previsto dallo statuto, nel nuovo consiglio la presidenza spetterà a un giornalista.

(nella foto, Alessia Marani, a destra, riceva il Premio Sarzanini da Fiorenza Sarzanini)

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