Successo di share, leader di tendenza sui social per tutto il giorno dopo: è la puntata di “Non è l’Arena” andata in onda il 5 giugno su La7. Massimo Giletti ha condotto il programma da Mosca, dalla piazza Rossa, in video collegamento. Il 20 marzo scorso aveva fatto lo stesso da Odessa, in Ucraina.
C’erano ospiti in studio e altri in collegamento, molto spazio è stato dedicato all’intervista di Giletti al conduttore filo-Putin, il giornalista russo Vladimir Solovev e alla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, che non ha risparmiato giudizi poco lusinghieri sullo stesso conduttore e sulle domande “da bambino” da lui poste.
“peggiore propaganda”
L’intervista realizzata da Giletti a Zacharova non è piaciuta al direttore di Libero, Alessandro Sallusti, che ha criticato il conduttore, denunciando il suo “asservimento totale alla peggiore propaganda che ci possa essere”. Prima di abbandonare lo studio, il direttore ha annunciato che avrebbe rinunciato al suo compenso e, rivolgendosi a Giletti, ha detto: “Quel palazzo che hai alle spalle (il Cremlino), faresti bene a ricordarlo, è il palazzo dove sono stati organizzati, decisi e messi in pratica i peggiori crimini contro l’umanità del secolo scorso e di questo secolo. Quello è un palazzo di merda, tu dovresti avere il coraggio di dirlo ai tuoi interlocutori”. E poi riguardo Zacharova: “Mi fa tristezza vedere un giornalista che stimo venir chiamato ‘bambino incompetente’ da una cretina che non sa nemmeno di che cosa sta parlando, perché noi la libertà ce l’abbiamo e sappiamo che cos’è e la difendiamo. Io di fare la foglia di fico a quei due coglioni che hai di fianco non ci sto e per cui mi alzo e me ne vado”.
Un colpo di scena che ha spiazzato il pubblico e gli ospiti e che non è stato l’ultimo. Poco dopo la sfuriata di Sallusti, infatti, Giletti si è sentito male, ha avuto un mancamento e Myrta Merlino, conduttrice de “L’aria che tira”, presente in studio, ha assunto la guida del programma. Giletti poi si è ripreso ed è tornato in video, da un luogo chiuso. Ha spiegato: “Una mancanza di zuccheri, il freddo e ho avuto un mancamento, sto bene, può capitare”.
montatura e ipocrisia
Risultato finale, 7,1 per cento di share (di solito Non è l’arena sta fra il 5 e il 6). E poi, migliaia di commenti sui social: per molto tempo gli hashtag #Giletti, #NonelArena e #sallusti sono stati, nella giornata del 6 giugno in cima ai trend topic italiani di Twitter. Tanti i tweet ironici sulla puntata “sgangherata” e sul fatto che avesse poco senso condurre un programma dall’estero dato che gli ospiti erano tutti in collegamento. Non è piaciuta l’intervista a Maria Zacharova e il comportamento di Giletti. Sulla reazione di Sallusti il pubblico si è diviso. Molti hanno elogiato la sua presa di posizione, hanno attaccato Zacharova per le sue dichiarazioni e Giletti per non aver sottolineato le incongruenze nei discorsi della sua ospite. Altri hanno giudicato il discorso di Sallusti come una manifestazione di ipocrisia.
Sul malore di Giletti qualcuno è arrivato a ipotizzare “una montatura escogitata ad hoc per l’audience”, altri hanno sostenuto che la puntata abbia rappresentato un brutto momento per il giornalismo italiano, forse il peggiore.
(nella foto, Massimo Giletti e Maria Zacharova sulla piazza Rossa)
Un giornalista deve documentare, non prendere posizione. Sallustio va radiato e denunciato, Giletti …lasciamo perdere.
Il giornalismo in Italia è morto.