Singolare impaginazione, lunedì 19 settembre, nella Cronaca di Roma de la Repubblica. Oggetto, la storia di Hasib Omerovic, precipitato per nove metri dalla finestra di casa sua,  al civico 24 di via Girolamo Aleandro, nel quartiere di Primavalle, dopo un intervento di quattro poliziotti. I poliziotti sono indagati per falso e tentato omicidio.

Quasi metà della prima pagina è occupata da una grande foto che mostra “La porta sfondata” della camera dell’uomo. Ma il grande titolo dice: “Si è buttato da solo”, tra virgolette, vale a dire esprime la tesi dei poliziotti. Tutto l’articolo, a pagina tre della Cronaca, racconta “le foto shock dopo il blitz”, la porta della camera danneggiata, la serratura divelta, il tubo del calorifero danneggiato, il manico di una scopa spezzato, la maglietta di Hasib insanguinata. “Il sospetto -si legge- è che si sia trattato di un intervento muscolare, di una spedizione organizzata dagli agenti per intimorire il trentaseienne, nella convinzione che potesse aver infastidito una parente, forse la nipote, di uno dei quattro poliziotti coinvolti”. All’inizio del pezzo si legge: “Sono immagini che mal si coniugano con la tesi dei poliziotti secondo cui Hasib si sarebbe improvvisamente lanciato dalla finestra”. E più avanti: “Il sospetto è che si sia trattato di un intervento muscolare, di una spedizione organizzata dagli agenti per intimorire il trentaseienne, nella convinzione che potesse aver infastidito una parente, forse la nipote, di uno dei quattro poliziotti coinvolti”. Alla fine del pezzo la sorella di Hasib, Sonita, dice: “Lo hanno preso per i piedi e lo hanno buttato giù”. Insomma un grande titolo tra virgolette in prima che nell’articolo non trova riscontro e che va in direzione opposta a quanto contenuto nell’articolo stesso.

La Repubblica è stato uno dei mezzi d’informazione più attenti agli sviluppi di questo caso.

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