Nei diciassette mesi in cui fu direttore de L’Espresso (2016-2017) fece una copertina che annunciava: “Il futuro è di carta”.
Ora dice: “Ho tantissima fiducia nella carta”.
Così, Tommaso Cerno, udinese di 47 anni, si è messo a dirigere un quotidiano di carta, L’Identità (c’è anche la versione online, naturalmente): “Siamo il contrario di Domani, non c’è un De Benedetti alle nostre spalle. Siamo un gruppo di artigiani, piccoli che giocano contro la Juve. Ma la Juve ogni tanto perde”.
distributori e produttori
Quindi la carta, veicolo ideale per l’approfondimento. Cerno: “Secondo me oggi il settimanale deve essere come un libro e il quotidiano come un settimanale, un ‘settidiano’”. Aggiunge che viviamo un momento in cui c’è enorme diffusione di informazione e bassa diffusione di giornalismo, che i distributori di informazione oggi sono le piattaforme mondiali online e queste hanno bisogno di giornalismo di qualità: “La mia ambizione è far dialogare nuovi distributori e nuovi produttori di informazione. Loro hanno bisogno di noi, noi di loro”.
L’Identità è in edicola dal 27 settembre, quarantott’ore ore dopo le elezioni. In questi giorni pubblica molti retroscena politici, sul nuovo corso parlamentare italiano. E poi la tenzone Eni-Enel sulle rinnovabili. La distruzione del servizio sanitario pubblico. Storie di sport e di spettacoli, un euro e cinquanta, sei numeri a settimana (riposo al lunedì), 24 pagine. “Ho due obiettivi -dice Cerno- La prima è contribuire a che il Paese legittimi qualunque formazione politica ad avere responsabilità di governo. La seconda, che la sinistra ritrovi un punto di partenza. E poi vorrei pubblicare tutto ciò che oggi non mi aspetto”.
diversa impostazione
Proprietaria dell’Identità è la Cooperativa giornalisti europei, sei soci, lo stesso numero dei giornalisti in redazione. L’Identità era già uscita a giugno per un breve periodo e con diversa impostazione. Consigliere delegato della società cooperativa era Claudio Capotosti, in passato presidente del consiglio di amministrazione di L’Opinione, diretta da Arturo Diaconale, mentre il presidente era l’ex parlamentare del Popolo della Libertà Marcello de Angelis.
Adesso c’è il sostegno di un imprenditore veneto e uno siciliano. “Due persone che credono in me -dice Cerno- ma l‘esigenza primaria è vendere le copie”. La raccolta pubblicitaria è affidata a OPQ (concessionaria fra l’altro della Verità), la distribuzione a mDis, la stessa del Corriere della Sera.
Tommaso Cerno è stato senatore del Pd (poi gruppo Misto, poi di nuovo Pd) dal 2018 fino al 25 settembre scorso: “Avevo una voglia enorme di tornare al giornalismo, diventeremo il primo giornale”.
Professione Reporter
(nella foto, Tommaso Cerno)