Non è giustificata la pubblicazione dei referti medici di Matteo Messina Denaro, ritenuto uno dei boss della mafia, arrestato in Sicilia. Sono possibili sanzioni per i mezzi di informazione che si sono comportati in modo diverso.
Lo dice il garante della Privacy in un comunicato: “Anche in casi di vicende di assoluto interesse pubblico, riguardanti persone che si sono macchiate di crimini orribili, la pubblicazione integrale di referti, o la diffusione di dettagli particolareggiati presenti nelle cartelle cliniche relativi a patologie, non appare giustificata”. Il Garante “richiama l’attenzione di media, siti web e social media al rigoroso rispetto delle principio di essenzialità, fissato dalle regole deontologiche per l’attività giornalistica. L’Autorità ha già avviato iniziative di sua competenza”.