Dal mio punto di vista di semplice lettore dei giornali osservo con una certa tristezza il declino delle testate giornalistiche tradizionali. Internet sta dando il colpo di grazia alla versione cartacea dei quotidiani, i quali non vengono sostituiti in egual misura con abbonamenti online. Duro convincere gli utenti a pagare per informarsi, quando la Rete offre in abbondanza lo stesso prodotto, seppur di livello più scadente. Offrire abbonamenti online ai giornali a prezzi stracciati finora non ha convinto i lettori ad assicurarsi in massa le versioni telematiche dei quotidiani. 

Forse sarebbe meglio proporre agli utenti la presente alternativa: se vuoi leggere un articolo di un giornale online o ti abboni, oppure ti presentiamo una lista di spot pubblicitari e tu dovrai scegliere quali di questi vuoi che accompagni la pagina in cui si trova l’articolo che ti interessa. Internet ti permette di scegliere il contenuto informativo che vuoi leggere, quindi perche’ rifilare al lettore la pubblicità alla maniera di media come radio e televisione commerciali vecchio stampo, dove sono i programmatori ad imporre il palinsesto? Nel momento in cui un lettore deve scegliere uno spot pubblicitario per poter accedere a un contenuto informativo, il grado di attenzione che il fruitore rivolge alla reclame sarà infinitamente superiore alla situazione attuale, dove non si fa praticamente caso ai messaggi pubblicitari accanto agli articoli, o si prova fastidio se uno spot ti viene imposto all’improvviso. 

Il lettore, posto davanti all’alternativa, pagare un abbonamento o scegliere uno spot pubblicitario per leggere un articolo, potrà preferire questa seconda possibilità e lasciargli la scelta dello spot invece che imporglielo non sarà penalizzante per gli sponsor per la semplice ragione che nella scelta di un ulteriore articolo lo spot precedente uscirà dalla lista proposta, per poi rientrare nella successiva scelta del lettore.

Il grado di attenzione è un requisito fondamentale per la ricezione di un messaggio pubblicitario: se il lettore viene messo nella condizione di dover scegliere uno spot per il suo vantaggio personale (evitare di pagare un abbonamento), l’attenzione verso di esso sarà molto maggiore rispetto alla situazione attuale. Questa formula non sarà offerta su tutti i contenuti di un giornale online, si può fare differenza tra l’informazione ritenuta di vitale importanza per l’opinione pubblica e quindi offerta gratuitamente e tutta l’altra informazione (spettacoli, sport, gossip, varia), che verrà offerta con la formula dell’abbonamento o della scelta dello spot.

Dare la possibilità di scegliere uno spot per accedere ad un servizio informativo da parte dei lettori metterà editori e agenzie pubblicitarie su di un piano più paritario nel firmare i contratti. Con l’avvento di Internet il rapporto si è invece rovesciato: prima erano i pubblicitari a fare la fila per poter pubblicare i loro annunci sui giornali, ora invece i quotidiani online sono ridotti a meri cartelloni pubblicitari, dove ci si offre al ribasso pur di elemosinare spot. Offrendo la possibilità di avere dei lettori molto più attenti ai messaggi pubblicitari gli editori potranno giocarsi questa carta vantaggiosa nei confronti degli sponsor.

marcospinelli1976@gmail.com

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