Sciopero di 24 ore di giornalisti e operatori dei media dei servizi regionali della Bbc. In tutta Inghilterra hanno incrociato le braccia dalle 11 di mercoledì 15 marzo per protestare contro i tagli prospettati dall’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo di Sua Maestà.

La protesta, organizzata dal National Union of Journalists (Nuj), ha colpito tv, radio e notiziari online e si inserisce nella vertenza con l’azienda che vuole accorpare e ridurre la produzione radiofonica, che interessa, come rileva il sindacato nazionale, 5,7 milioni di ascoltatori ogni giorno.

“Nel confronto con la Bbc il sindacato ha sollecitato un ripensamento, evidenziando l’impatto dannoso che i tagli avranno sulla programmazione radiofonica locale”, denuncia la Nuj.

“L’incursione della Bbc nei budget delle radio locali per finanziare la strategia Digital First è sbagliata e rischia di minare una parte vitale del servizio pubblico”, dice Michelle Stanistreet, segretaria generale dell’Unione.

Per Paul Siegert, referente della Nuj per l’emittenza radiotelevisiva nazionale, il piano di tagli ai servizi radiofonici locali prospettato dalla Bbc rappresenta “il più grande scossone da diversi decenni e va contro le stesse affermazioni dell’azienda di voler valorizzare i servizi locali”.

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