Il 18 aprile l’Unità torna in edicola. Ma senza le giornaliste e i giornalisti dell’Unità.
Il nuovo direttore, che fu condirettore della storica Unità, ha incontrato il Cdr dei 17 giornalisti (più 4 poligrafici) senza lavoro da sei anni, ma ha detto che utilizzerà i giornalisti del Riformista, che dirige dalla fine del 2019. Il proprietario dei due giornali ora è lo stesso, l’inprenditore di gestioni immobiliari Alfredo Romeo.
Il Comitato di redazione dell’Unità il 10 aprile ha diffuso un comunicato. Il titolo è: “ Il 18 aprile Il Riformista cambia nome e diventa l’Unità”: “In questo nuovo progetto editoriale noi, lavoratori dell’Unità licenziati nei giorni scorsi dal curatore fallimentare, semplicemente non esistiamo. Cancellati. Il direttore designato Piero Sansonetti dirigerà un giornale realizzato, sia nella parte cartacea che in quella online, dai redattori de Il Riformista. Lo ribadiamo al direttore Sansonetti e all’editore Romeo: la testata sono anche i lavoratori. Un concetto tanto più vero nel caso dell’Unità, per la storia e il ruolo del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, ma anche per l’abnegazione e i sacrifici con cui noi giornalisti e poligrafici ci siamo battuti per tenere in vita il giornale, unici, assieme alla Federazione nazionale della stampa e alle associazioni regionali, a denunciare la vivisezione della testata e dei suoi archivi. Siamo stati gli unici a pagarne le conseguenze”.
Il Cdr ricorda che il 3 giugno 2017 l’Unità è stata chiusa per le scelte dell’editore Pessina, nel silenzio del Partito Democratico, che ne deteneva una quota, alla quale ha poi rinunciato: “Nel frattempo – parliamo di un arco di tempo lungo 6 anni – si sono perse le tracce dell’Archivio storico e di quello Fotografico, patrimonio di questo Paese che, grazie alla nostra collaborazione e al nostro impegno, nei mesi scorsi sono stati indicati alla curatela fallimentare e ritrovati. Apprendiamo ora che anche l’archivio online è stato ceduto con la testata e appartiene al nuovo editore”.
Conclusione: “Non esiste spazzare via un intero corpo redazionale, parte indissolubile di un giornale che ha parlato sempre alla sinistra, che ha dato voce alle sue istanze. E tutto questo proprio ora con un governo di destra così aggressivo nei confronti dei fragili. Scusaci Sansonetti, ma proprio non va”.
Firmato: le redattrici e i redattori de l’Unità fondata da Antonio Gramsci.
Sansonetti alla presentazione del nuovo giornale aveva detto: “Torna l’Unità, torna Gramsci”.
Professione Reporter
(nella foto, Alfredo Romeo)
Sansonetti do sostegno alla redazione dell’Unità giornale fondato da Antonio Gramsci che non è l’Unità di Sansonetti e Romeo.
Squallore …
E’ semplicemente una vergogna !!!!
Restiamo uniti con le redattrici , i redattori ed i professionisti tutti dell’Unita’ , giornale fondata da Antonio Gramsci !!
Vergogna Sansonetti? Non prova disagio ad annunciare i licenziamenti dei redattori dell’Unità? Sono stati anche suoi colleghi!