Elly Schlein fa innervosire i giornalisti. 

Poi chiede pubblicamente scusa alla categoria. 

Il 7 aprile alle ore 14 la neo segretaria del Pd ha annunciato la nuova segreteria del partito in diretta su Instagram, saltando la rituale conferenza stampa dei suoi predecessori.

“Niente domande dei giornalisti -ha scritto Simone Canettieri sul Foglio- per la neo segretaria, che da quando ha vinto le primarie, era il 27 febbraio, non si è mai sottoposta al rito laico davanti ai microfoni. Quella situazione dove c’è un leader e poi ci sono i giornalisti che lo interrogano. Orpelli novecenteschi? Forse. Voglia di fuggire davanti alle questioni complicate (a partire dalla guerra in Ucraina, passando per i rapporti con il M5s di Giuseppe Conte)? Tutto può essere. E’ una comunicazione che ricorda il grillismo delle origini, disintermediazione a go-go”.
Dopo l’annuncio dei nomi che la sosterranno nella sua battaglia politica, Schlein, sempre su Instagram, si è scusata “con le giornaliste e i giornalisti perché non siamo riusciti per questo momento a organizzare una vera e propria conferenza stampa. Mi prendo io l’impegno, non appena sarò di ritorno, a organizzarla così potremo confrontarci sui temi, ma anche su queste scelte”. Poi ha comunicato di prendersi qualche giorno per riposarsi, dopo tre campagne elettorali di fila, amministrative, politiche e primarie”. E ha concluso: “Ci aspetta un grande lavoro. Continueremo a essere un problema per il governo di Giorgia Meloni”.

Nella nuova segreteria c’è un responsabile all’Informazione, cultura, culture e memoria: Sandro Ruotolo, già inviato di Michele Santoro e senatore indipendente del centrosinistra. Si era iscritto al Pd per sostenere Schlein. Il portavoce della segretaria e responsabile della comunicazione del Pd è Flavio Alivernini, già responsabile della comunicazione di Schlein vicepresidente della Regione Emilia Romagna.

(nella foto, Elly Schlein)

LASCIA UN COMMENTO