“Ci hanno promesso una Rai trasformata e pluralista. Ci chiediamo se nel cambio della narrazione sia compresa – all’interno di tg e programmi di approfondimento – anche la pubblicità dell’attività commerciale riconducibile alla famiglia di un collaboratore/artista della Rai. Non uno qualunque, ma il conduttore dei programmi di informazione di Rai 1, già pensionato della Rai, già direttore del Tg1 e infine ‘artista’ per difendere i suoi compensi dal tetto fissato per i dirigenti Rai a 240mila euro. Il tutto nel silenzio del vertice di viale Mazzini”. Lo dice, in una nota, è l’esecutivo Usigrai, a proposito del “Forum in Masseria” da Bruno Vespa, quarta edizione di un festival che si svolge nel resort di Manduria (Taranto) di proprietà del conduttore tv. Quest’anno hanno partecipato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (9 giugno) e otto ministri del suo governo.
codici etici
“In un’azienda come la Rai dove anche per presentare un libro al circolo dei lettori bisogna chiedere un’autorizzazione, vorremmo sapere se e perché è stato consentito che un programma di approfondimento andasse in onda dalla masseria di famiglia del collaboratore che la conduce”, continua il sindacato dei giornalisti Rai. “Chi ha consentito che nei servizi dei Tg finisse in primo piano il marchio di detta masseria, una attività commerciale dove è possibile prenotare un soggiorno, organizzare un evento o un pranzo, anche attraverso le maggiori piattaforme online? Perché codici etici, regolamenti di disciplina, iter autorizzativi vigenti in azienda per tutti, dipendenti e collaboratori, non hanno suggerito di trovare soluzioni che evitassero di intrecciare il lavoro di un collaboratore e gli interessi commerciali della sua famiglia?”. I vertici della Rai sul punto non hanno ancora dato risposte, insiste l’Usigrai, che “chiederà direttamente a loro, all’amministratore delegato e al direttore generale di spiegare come sono andate le cose”.
“Valuteremo un esposto all’Antitrust sull’evento organizzato da Bruno Vespa nella sua masseria”: lo ha detto il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, in occasione dell’intitolazione dell’aula comunale di Brusciano a Giancarlo Siani. A renderlo noto è lo stesso di Trapani sui suoi profili social: “L’appuntamento in Puglia si è tramutato in un maxispot a una iniziativa imprenditoriale dell’artista Vespa”. Secondo Di Trapani si tratta di una ulteriore dimostrazione di sudditanza al governo: da “terza camera” (così è stata chiamata “Porta a Porta”) a “resort del governo”. Di Trapani aggiunge che i dati dell’Osservatorio di Pavia relativi alla preponderante presenza di Meloni e del governo nei tg sono impressionanti. E si dice certo che siano già all’attenzione dell’AgCom.
Vespa ha ribattuto: “Siamo alla quarta edizione del ‘Forum in masseria’. Quando, per le prime edizioni, abbiamo ospitato i ministri del governo Draghi nessuna obiezione. Appena è arrivato al governo il centrodestra, ci scopriamo asserviti. Come mai?”.
E Di Trapani: “Non ho posto la questione del suo asservimento, ma quella del maxi spot per la sua masseria”.
(nella foto, Giorgia Meloni e Bruno Vespa al “Forum in masseria”)