Il Corriere della Sera ha eletto un nuovo Comitato di redazione a grande maggioranza. Nessuna spaccatura, né a Milano né a Roma, né nei dorsi locali. Un Comitato che si presenta forte per riprendere nel modo migliore il filo della trattativa con l’Azienda, bruscamente e drammaticamente interrotta per una serie di contrasti all’interno della redazione. Sul tavolo ci sono le regole per l’aggiornamento professionale, il premio di risultato, lo smart working, la protesta per l’inserimento in redazione di postazioni per dirigenti di vertice, dal proprietario Cairo, al direttore generale Bompieri, al direttore del personale Ribaudo e c’è anche la commistione sempre più prepotente fra informazione e pubblicità.
risposte e dimissioni
L’assemblea aveva proclamato due giorni di sciopero per le risposte insufficienti dell’Azienda, poi il Cdr aveva avuto un nuovo incontro e si era presentato in assemblea con un accordo. La redazione in maggioranza non l’ha accettato e il Cdr si è dimesso.
Dopo le grandi ferite, quando tutto sembra compromesso, il mare può calmarsi e possono aprirsi nuove prospettive.
Le relazioni con l’Azienda sembravano a punto molto critico, la redazione spaccata. Per molti giorni a Milano nessun candidato si è fatto avanti per affrontare le nuove elezioni. Tra l’altro, le prime con un nuovo regolamento, preparato da una commissione interna, che prevede un membro solo espresso da Roma (erano sempre stati due) e un membro espresso dai dorsi locali, assorbiti dal 1° gennaio, per volontà di Cairo, nella redazione centrale.
proposta unitaria
Poi, c’è stato un sussulto. Tre giornalisti a Milano hanno presentato una candidatura unitaria. Due di loro, Rossella Verga e Arianna Revelli, erano tra gli otto firmatari di un documento approvato in assemblea dopo gli scioperi. Roma e i dorsi avevano già espresso i loro candidati unitari.
Il 3 luglio si sono tenute le elezioni. A Milano su 298 aventi diritto hanno votato 249. Rossella Verga ha avuto 199 voti con una percentuale del 79,9%, Arianna Ravelli 197 voti (79,11%), Cesare Zapperi 184 voti (73,9%).
A Roma su 66 aventi diritto hanno votato 49. Eletta Maria Rosaria Spadaccino con 43 voti (87,75%). Spadaccino era la rappresentante della Cronaca di Roma nel Cdr dimissionario. Ora rappresenterà tutta la redazione romana (Ufficio di corrispondenza e Cronaca).
Per le edizioni locali (Trentino-Alto Adige, Veneto, Bologna, Firenze, Bari, Napoli), su 117 aventi diritto hanno votato 87. Eletto Alessio Antonini con 84 voti (96,55%). Antonini fa parte del Corriere Veneto.
Professione Reporter
(nella foto, redazione del Corriere a via Solferino)
Tutto Ok. A quanto leggo nulla è cambiato e il Corriere continuerà ad essere quello che era prima dell’agitazione sindacale e le osservazioni che abbiamo letto non mi pare che siano state risolte come “l’inserimento in redazione di postazioni per dirigenti di vertice”: la legge lo vieta? Sara questione di opinione.
Auguri.