Leggo “La Stampa? ‘Una nave alla deriva. Caro Giannini, misura colma, clima pessimo’”. Che delusione e che rabbia produce questo squarcio di verità su una testata storica che non merita un tale procurato declino.
È un linguaggio che colpisce quello del Cdr, perché rivela una redazione ferita più che incazzata. Una redazione che ci ha creduto ed è stata ingannata. Una redazione che ce la mette tutta, ma riceve solo porte in faccia.
La parabola verso l’abisso del Gruppo Gedi appare ormai irreversibile e quel che più impressiona è che tutto ciò accade per mano anche di autorevoli colleghi, che pure abbiamo stimato e riverito, e che oggi invece si fanno braccio armato di una proprietà editrice ormai senza più scrupoli.
È un giorno triste per i giornalisti de La Stampa, ma anche per il giornalismo italiano.

g.giov2011@gmail.com

1 commento

  1. Ho smesso di leggere e acquistare la stampa , immediatamente dopo la cacciata di massimo giannini.
    Era quasi l unico quotidiano indipendente..

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