“L’idea di organizzare una conferenza sull’etica nell’ambito del giornalismo è nata qualche anno fa in seguito a un nostro attento monitoraggio dei media in generale. Dopo averne parlato a lungo siamo giunti alla conclusione che questo tema debba essere discusso pubblicamente. Il 7 dicembre a Bressanone all‘Accademia Cusanus avrà luogo un incontro con diversi colleghi italiani, tedeschi, austriaci e di altre nazionalità che si confronteranno su questo argomento”. Lo dichiarano gli ideatori-propulsori della Conferenza Internazionale di Bressanone Gottfried Deghenghi, Massimo Marano, Giorgio Vizioli, tutti esperti e studiosi di Media, affiancati dalla scorsa estate da Giancarlo Riccio, docente di Storia del Giornalismo a Berlino.
Come si affronta il giornalismo in situazioni critiche o in zone di guerra? Che ruolo ha l’intelligenza artificiale nel lavoro giornalistico? Come si riconoscono oggi le “fake news”? Che cos’è la verità nel giornalismo? Questi e altri argomenti saranno trattati nel corso della giornata. Stampa e media affiancheranno l’evento e il pubblico presente verrà coinvolto attivamente nel dibattito.
La metamorfosi e la crisi dei media possono portare alla “scandalizzazione”, alla moralizzazione e alla personalizzazione delle notizie. L’uso dei media contribuisce a informare tutti o i più istruiti ne beneficiano maggiormente? Come vengono utilizzati i vecchi e i nuovi media? Sono tra i principali interrogativi, terreno di dibattito e di approfondimento.
“Bressanone – affermano gli organizzatori e responsabili – è la sede ideale, perché qui si incontrano culture, lingue e mentalità diverse. L’Alto Adige vorrebbe diventare anche un punto di incontro in termini di giornalismo & etica, cultura & lingua. Con questa conferenza vogliamo stabilire un punto di riferimento su questo importante argomento, lanciando nel futuro prossimo la ‘Carta di Bressanone’, manifesto e dichiarazione di missione su questo tema”.
I giornalisti (iscritti e in regola) che si accrediteranno potranno acquisire 6 Crediti di formazione.
L’appuntamento, proposto dalla Accademia Cusanus, è stato realizzato con il patrocinio della Provincia autonoma di Bolzano e in collaborazione con l`Ufficio del Parlamento Europeo in Italia.