Sam Altman amministratore delegato (Ceo) dell’anno, secondo il settimanale Time.
ChatGPT persona dell’anno, secondo Il Foglio.
Due nomine per dire la stessa cosa. E’ l’Intelligenza artificiale la Notizia 2023.
Time, per spiegare la scelta, pubblica un pezzo (di Naina Bajekal e Billy Perrigo) di nove pagine. C’è tutta la storia di Sam Altman, l’animatore di Open AI, la società che ha lanciato ChatGPT, il sistema che è passato in un anno da un milione di utenti a 100 milioni, da 28 milioni di ricavi nei due ultimi mesi del 2022 a 100 milioni al mese nel 2023.
middle class
La nascita nei sobborghi di Saint Louis (Missouri) 38 anni, fa da una dermatologa e da un agente immobiliare, middle class ebraica. L’outing come gay già da teen ager. I primi passi nelle start up, fra fusione nucleare e bioscienze. I colloqui con Elon Musk, immaginando un laboratorio no-profit per l’Intelligenza artificiale, il comune timore che la nuova creatura potesse finire in mano a corporation come Google, interessate solo ai guadagni. La tentazione di correre come governatore della California. La sua frase: “Per fare le cose occorre essere dannatamente persistente”. La frase di Paul Graham, cofondatore dell’Azienda che Altman guidò prima di Open AI: “Se paracaduti Altman in un’isola di cannibali e torni dopo cinque anni, scoprirai che è diventato il re”. La ricerca di un gruppo di grandi talenti, l’assunzione della guida della nuova società, Open AI, nel 2019.
fiducia perduta
Poi, c’è tutta la vicenda che inizia lo scorso 16 novembre, quando Altman viene licenziato dal board di Open AI, perchè hanno perso fiducia nei suoi comportamenti; quando Microsoft, grande finanziatrice di Open AI, subito lo assume, e 700 dipendenti di Open AI firmano una lettera in suo appoggio. E nel giro di poche ore Altman torna al comando, richiamato per evitare che tutto sprofondi.
La nomina di Time è sacrosanta, ma -va ricordato- prescinde da un giudizio etico. E’ il Ceo dell’anno, ma restano grandi interrogativi. Alcuni dei testimoni sentiti da Time raccontano che “cerca il potere in modi estremi”. Gli articolisti si chiedono: “Come può una compagnia che con il licenziamento del fondatore ha portato se stessa sull’orlo dell’autodistruzione, convincere che userà in sicurezza una tecnologia che molti credono possa distruggere tutti noi?”.
oltre gli umani
Nell’articolo di Time si legge che Altman pensa che nel giro di 4-5 anni sarà messo a punto un sistema di Intelligenza generale artificiale (AGI) che sorpassa gli umani. E’ sicuro di andare verso un’economia turbo, di espandere le frontiere della ricerca scientifica e migliorare gli standard di vita per miliardi di umani, di risolvere -attraverso l’Intelligenza artificiale- problemi come il climate change e il cancro.
Time mette anche in guardia sulla struttura ibrida di Open AI, una “for profit company”, governata da un board no-profit. E poi non c’è tuttora chiarezza sui motivi che spinsero al licenziamento -subito rientrato- di Altman.
ottimismo spericolato
L’atteggiamento del Foglio nel premiare ChatGPT è meno problematico. Anzi, c’è molto entusiasmo: “ChatGPT ha aperto la finestra sul futuro mostrandoci cosa vuol dire essere ottimisti”. Il pezzo è firmato con la ciliegia che caratterizza il Direttore Claudio Cerasa. “Da una parte -scrive- c’è il fronte della paura, dunque, di chi ragiona sull’intelligenza artificiale con lo spirito di chi deve limitarsi a regolare, a normare, a vietare. Dall’altra parte, invece, c’è il fronte dell’ottimismo spericolato, e noi siamo tra questi, il fronte di chi considera il mondo mostrato da ChatGPT come una grande occasione per riorganizzare le nostre vite, per rafforzare le nostre competenze, per attrezzarsi per tempo per costruire i lavori del futuro”. E più avanti: “Gli analisti di PwC prevedono che entro il 2030 l’intelligenza artificiale potrebbe aumentare il Pil globale di 15,7 trilioni di dollari, un aumento del 20 per cento rispetto al livello attuale. A novembre otto esperti di intelligenza artificiale provenienti dagli Stati Uniti e dal Regno Unito hanno previsto come l’intelligenza artificiale cambierà la vita delle persone nei prossimi 10 anni: potrebbe prendersi cura degli anziani, creare film, assistere nell’insegnamento, rilanciare l’economia e aiutare a risolvere le crisi energetiche”.
(nella foto, Sam Altman)