All’Espresso finisce l’era Iervolino. Comincia, a tutti gli effetti, l’era Ammaturo.
Si dimette il Direttore Alessandro Mauro Rossi, nominato dall’imprenditore di Palma Campania (Napoli) Danilo Iervolino (Salernitana calcio), che nella primavera 2022 ha rilevato il prestigioso settimanale di Scalfari e Caracciolo dalla Gedi di John Elkann. E arriva Enrico Bellavia, primo Direttore dell’imprenditore di Palma Campania Donato Ammaturo (Ludoil, energia), che ha rilevato il settimanale da Iervolino alla fine del 2023.
Bellavia era il Vicedirettore, nominato proprio da Rossi. Ha un passato a Repubblica, dove era vicecapo della Cronaca di Roma, poi all’Espresso con Damilano e Abbate. Palermitano, 59 anni, esperto di mafia, e anche abile uomo-macchina.
Le dimissioni di Rossi sono motivate dal fatto che al momento della nomina all’Espresso aveva mantenuto anche la direzione di Forbes Italia, del Gruppo Bfc Media, sempre controllato da Iervolino: con il cambio di proprietà, Rossi si è trovato a dirigere due testate di editori diversi, situazione del tutto inedita. In realtà negli ultimi giorni c’è stata un accelerazione.
Il Gruppo Espresso in un comunicato rende noto che “Rossi, a cui vanno i ringraziamenti per il grande lavoro svolto sempre con professionalità ed impegno, rimarrà con un incarico consulenziale. La responsabilità della testata viene affidata all’attuale vicedirettore Enrico Bellavia, con la certezza che saprà guidare al meglio il giornale in un momento così importante della sua gloriosa storia”.
Dal momento del suo arrivo all’Espresso il Gruppo Ammaturo si è dedicato soprattutto all’assetto finanziario e organizzativo della testata. In redazione testimoniano che è stata lasciata libertà per mantenere viva la tradizione laica e di sinistra del giornale. A dicembre è stato nominato amministratore delegato il giornalista Emilio Carelli, che si occupa con assiduità del giornale, come anche il vicepresidente Rodolfo Errore. Incontrano periodicamente il Comitato di redazione, che Iervolino -a digiuno del settore- chiamava “comitato centrale”.
Dopo la fine della vendita in abbinamento domenicale con Repubblica, dallo scorso settembre, le copie vendute dall’Espresso in edicola ogni venerdì sarebbero attorno alle 10mila. Una innovazione introdotta dalla gestione Iervolino-Rossi è la vendita in alcune catene di supermercati come Esselunga e Coop, in particolare al Nord. La redazione è composta di venti persone.
(nella foto, Enrico Bellavia)