Cinque cose che tutti possono fare per combattere la violenza di genere. Un Manifesto che sarà presentato martedì 12 marzo al teatro Storchi di Modena, in un evento organizzato dalla Gazzetta di Modena (GruppoSae). Titolo: “Invivavoce – Storie sommerse di violenza di genere” (inizio ore 20.30, biglietti su vivaticket.it). Lo spettacolo avrà anche una versione mattutina in due repliche, dedicate alle scuole, con la partecipazione di 1600 studenti.

L’evento, ideato con Cisl, Centro Sportivo Italiano e Lapam, con il patrocinio di Comune di Modena e Regione Emilia Romagna, rientra in una riflessione dedicata ai giovani, per una cultura contro la violenza di genere. L’iniziativa nasce dal confronto con alcune studentesse di Modena, protagoniste dei progetti scolastici nel corso degli anni, che hanno chiesto al giornale di interrogarsi in maniera differente rispetto al tema. Quanto sommerso c’è nelle storie di violenza di genere? Perché se ne parla solo quando ci troviamo di fronte a un femminicidio? Quante voci ci sono, che nessuno udirà mai, o che non riusciranno ad avere spazio per poter chiedere ascolto?  

“Non si vince la battaglia contro la violenza sulle donne -spiega il direttore di Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara, Cristiano Meoni – se non si combatte il clima culturale in cui prospera. Consapevoli che serva un’azione di lungo periodo e che non basti un momento di emozione generale, all’indomani dell’uccisione di Giulia Cecchettin per mano del suo compagno abbiamo lanciato un Manifesto con cinque cose che tutti noi possiamo fare per combattere la violenza, che martedì sera presenteremo alle istituzioni e che è già stato firmato da 1500 persone”.

Sul palco saliranno un centinaio di persone, testimoni di questo messaggio “in viva voce”. Da cantanti già noti al pubblico, soprattutto tra i giovani, come Irene Pignatti, in arte Prim, e le Opposite ad altre voci nascenti; da attori come Massimo Pasqualin e Noemi Felicani a studenti universitari. Porteranno la loro arte anche alcune tra le scuole di danza del territorio: Backstage, Equilibra, Kinesfera, LaCapriola, Talentho e Tersicore. Accompagnati dal pianista Gustavo Savino. Si esibirà anche l’associazione Officina delle Api, portando il suo messaggio di teatro inclusivo.

L’appuntamento del 12 marzo si trasformerà, nel prossimo anno scolastico, in un laboratorio dedicato alle scuole all’interno del progetto Scuola 2030 dei quotidiani emiliani del Gruppo Sae. 

 

LASCIA UN COMMENTO