Stipendi non pagati da fine dicembre. Parte da qui la protesta dei giornalisti (sono cinque, più cinque collaboratori fissi) di The Hollywood Reporter Roma, prestigiosa testata statunitense di cinema, in vita da quasi cento anni, replicata qui su licenza, ma già in crisi dopo neanche un anno. L’assemblea ha proclamato 5 giorni di sciopero, a partire dal 27 marzo, affermando: “La pazienza è terminata”.
In questi mesi di vita il giornale ha già affrontato un cambio di direttore: a febbraio Concita De Gregorio ha lasciato il comando a Boris Sollazzo. Per il lancio, il 21 aprile 2023, ci fu una festa hollywoodiana al Palazzo Brancaccio. Il primo numero si aprì con un’intervista di De Gregorio a Nanni Moretti, che portava “Il sol dell’avvenire” a Cannes.
terzo trimestre
L’editore ha risposto che sta attraversando una crisi di liquidità e che conta di risolvere i problemi entro il terzo trimestre del 2024.
Si legge nel comunicato dell’assemblea di redazione: “I giornalisti di The Hollywood Reporter Roma lanciano l’allarme riguardo la tenuta e le prospettive del giornale. Per l’ennesima volta si registra un ritardo molto grave nel pagamento degli stipendi, nonostante le promesse e gli annunci ribaditi più volte dall’editore di una imminente normalizzazione dei versamenti e di una messa in sicurezza del quadro economico dell’impresa. Finora i giornalisti di THR Roma hanno dimostrato una straordinaria resilienza per non dire abnegazione, senza badare a orari e mettendo in atto un impegno dimostrato dai risultati che il giornale ha raggiunto in pochi mesi (risultato riconosciuto anche presso la casa madre THR Usa), un impegno andato ben oltre le aspettative, passando senza soluzione di continuità dalla Mostra del Cinema di Venezia alla Festa di Roma e al Torino Film Festival, realizzando al contempo tre numeri della rivista cartacea, mandati alle stampe senza che l’operatività del sito ne risentisse in alcun modo. I giornalisti di THR Roma chiedono pertanto con forza di ottenere risposte rapide e chiare sulle prospettive del giornale”.
tempo brevissimo
I giornalisti “pretendono il saldo in tempo brevissimo delle mensilità ancora scoperte, nonché il pagamento dei collaboratori a scrittura privata che contribuiscono con tanta determinazione alla fattura del giornale, oltreché il saldo dei contributors esterni. Al tempo stesso si rende ineludibile da parte dell’editore l’esposizione di un piano industriale coerente che offra un reale orizzonte alla testata”.
L’editore Gian Marco Sandri ha risposto sul sito, sotto al comunicato sindacale. Elencando una serie di difficoltà affrontate e ancora presenti. Dice di aver investito nel progetto con fondi personali oltre 1,8 milioni di euro. Aggiunge che il modello di sostenibilità sta andando a regime più lentamente del previsto “perché comporta uno sviluppo di progetti a lungo termine con partner che non sono quelli della vendita tradizionale di pubblicità”. Sono stati inoltre registrati ritardi di pagamento di alcuni dei clienti e sono stati affrontati e risolti problemi tecnici “che hanno assorbito risorse non previste”. Dice di aver proceduto alla stabilizzazione di molti rapporti lavorativi, preferendo assumere, e dare sicurezza contrattuale, “a fronte di un incremento di costi contabili e fiscali peculiari del mercato del lavoro italiano. L’organico da febbraio 2024 è quindi aumentato, andando in controtendenza rispetto al mercato del lavoro nazionale”.
arti e benessere
E poi: “Al momento abbiamo un problema di liquidità, lo stiamo affrontando certi di superarlo nelle prossime settimane. Prevediamo di andare a regime nel terzo trimestre 2024, dopo aver compiuto un anno di vita. Abbiamo identificato la soluzione, strutturale, che permetterà nei prossimi giorni il riallineamento delle esigenze dell’editore e della redazione”.
Sandri ha fondato Artmediamix e Artmediasport, aziende il cui obiettivo è “la comunicazione trasversale delle Arti, dalla musica all’intrattenimento, passando dallo sport, che mai come oggi convergono su un unico obiettivo, il benessere”.
Professione Reporter
(nella foto, la festa di lancio a palazzo Brancaccio, 21 aprile 2023)