Quarantasei uscite nel 2024, fra prepensionamenti ed esodi favoriti da incentivi economici. Una assunzione ogni due uscite, fino alla trentunesima. Poi un’assunzione ogni uscita. Tutte le assunzioni con contratti giornalistici (mentre l”ultima normativa prevede che si possano assumere al posto di giornalisti anche figure tecniche). Investimenti tecnologici. Aumento dei budget per le collaborazioni. Welfare per i giornalisti che restano, che equivalgono ad aumenti retributivi. Lieve calo delle pagine di carta, lieve calo degli organici dei dorsi locali. 

Sono i punti chiave di un complesso accordo sindacale chiuso a la Repubblica fra Comitato di redazione (Alessandra Ziniti, Zita Dazzi, Francesca Savino, Matteo Pucciarelli, Luca Pagni) e Azienda, dopo lunghe ed elaborate trattative. Un accordo che la redazione in gran parte ha trovato apprezzabile per l’equilibrio e la ricerca di equità. Su 325 aventi diritto hanno votato in 275: 202 (73 per cento) hanno approvato l’accordo, 61 l’hanno respinto, 12 astenuti. L’obiettivo dell’Azienda è un risparmio di 5 milioni di euro.

CONTRIBUTI SPECIALI. Chi andrà in Cassa integrazione, come passaggio verso il prepensionamento (a partire da 62 anni), otterrà: un importo lordo corrispondente alla retribuzione fissa persa durante il periodo di Cigs trimestrale; una mensilità per ogni anno mancante fino al compimento del 67esimo anno di età; 1 mensilità e mezza per coloro i quali accetteranno di prestare servizio dalla sottoscrizione dell’accordo fino alla collocazione in cigs, smaltendo corte e ferie. L’incentivo medio per i prepensionati è calcolato in 81mila euro a testa.

ESODI GIOVANI. Anche chi non abbia l’età per il prepensionamento può uscire ottenendo, in aggiunta alla liquidazione e ad altre competenze di fine rapporto: 

24 mensilità della retribuzione annua lorda del 2023 (senza straordinari, domeniche festivi, collaborazioni) per chi ha più di 45 anni;

12 mensilità per chi ha tra i 40 e i 44 anni;

6 mensilità per chi ha meno di 40 anni

NUOVE ENTRATE. Come previsto dalla legge sui prepensionamenti del 2019, l’Azienda farà una assunzione a tempo indeterminato per ogni due uscite di prepensionati o di giornalisti che scelgono l’incentivazione. A partire dalla trentunesima uscita il rapporto di sostituzione passerà 1 a 1: una assunzione secondo i criteri di legge e una dal bacino dei giornalisti di Gedi Digital che già lavorano per la Repubblica.

SOLO GIORNALISTI. Tutte le assunzioni avverranno con contratto giornalistico e saranno in larga prevalenza individuate fra gli attuali collaboratori. 

ENTRATE EXTRA. Se al termine del piano risultino realizzate tutte le 46 uscite previste, la Direzione si impegna, nel mese di gennaio 2025, ad effettuare altre 2 assunzioni. 

INVESTIMENTI. L’Azienda si impegna a realizzare investimenti sul sistema editoriale, sulle dotazioni tecnologiche, sulla tecnologia per migliorare il rapporto con i lettori, sulla formazione digitale del corpo redazionale. 

BUDGET LOCALI. Aumento per il 2024 di 10.000 euro lordi del totale delle collaborazioni di ciascuna delle redazioni locali, che potranno essere utilizzati sia a favore dei  collaboratori esistenti, sia per aumentare il numero delle collaborazioni. L’incremento sarà riconosciuto anche per l’anno 2025 nel caso di applicazione di tutto il piano almeno all’80%.

WELFARE. Per l’anno 2024 “piano welfare a carattere premiale” rivolto a tutti i giornalisti non prepensionabili assunti a tempo indeterminato, compresi quelli che saranno assunti in sostituzione delle uscite (in base al pro-quota maturato dalla data di ingresso): a partire da aprile 2024 un “pacchetto flessibile welfare” di 1.100 euro; entro ottobre 2024 ulteriore somma a titolo di welfare pari a 500 euro, se il piano sarà realizzato almeno all’80%. 

ORGANICI E RETRIBUZIONE. Se il piano sarà realizzato almeno all’80%, quindi con 37 uscite, l’Azienda non procederà ad interventi di riduzione degli organici della testata e della retribuzione complessiva dei giornalisti fino al 31 dicembre 2025. 

SMART WORKING. Fino al 31 dicembre 2025 è prorogata l’attuale regolamentazione dello smart working per i giornalisti de la Repubblica, prevista nell’accordo del 6 dicembre 2021.

FOLIAZIONE. Il piano prevede il completamento della “transizione digitale” e quindi un “taglio” della carta con 4 pagine in meno sull’edizione nazionale (meteo, programmi tv, cruciverba, una delle tre di lettere e commenti e una di pubblicità auto promozionale) e 4 in meno sui dorsi locali. Ogni sabato la foliazione delle edizioni locali passerebbe da 12 a 20 pagine.

ORGANICI LOCALI. Sono fissati dei minimi: a Milano non meno di 17 giornalisti (oggi sono 21), a Roma 13 (sono 16), a Bari e Palermo 9 (come oggi), nelle altre locali 10 (a Torino sono 12, a Bologna, Firenze, Genova e Napoli 11).

Professione Reporter

(nella foto, il Direttore de la Repubblica, Maurizio Molinari)

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