Eni ha in corso una interlocuzione “preliminare e non esclusiva” con un soggetto che ha avanzato una manifestazione di interesse spontanea per l’agenzia di stampa Agi ed è pronta a valutare “qualsiasi altra manifestazione di interesse che dovesse essere proposta da altri soggetti in questo momento”. Lo dice un portavoce del Gruppo energetico.
Da giorni si parla di un interesse di Antonio Angelucci, proprietario anche di Libero, Il Giornale e Il Tempo, imprenditore della sanità privata e parlamentare della Lega. Più recentemente è stato fatto il nome di Mondadori, gruppo editoriale della famiglia Berlusconi, come possibile alternativa. Lo scrive l’Agenzia inglese Reuters (Gianluca Semeraro, editing Claudia Cristoferi), che precisa: “Non è stato possibile al momento avere un commento da Angelucci né da Mondadori”.
I giornalisti dell’Agi manifestano il 3 aprile di fronte al Pantheon a Roma per ribadire la loro contrarietà alla cessione al polo editoriale del Gruppo Angelucci. In piazza, presenti anche rappresentanti di Fnsi e di Stampa Romana. In concomitanza con la manifestazione è stata indetta una nuova giornata di sciopero. È il quinto giorno di sciopero in un pacchetto che ne comprende altri quattro. “Da settimane -si legge in un comunicato- l’assemblea di redazione dell’Agi domanda all’editore di fare chiarezza sulla manifestazione di interesse pervenuta per il possibile acquisto dell’agenzia e chiede alle istituzioni come sia possibile che una società partecipata dello Stato possa cedere un suo ramo d’azienda – che percepisce fondi pubblici per le sue convenzioni – con una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell’eventuale operazione”.
Per Agi lavorano 70 giornalisti e 19 poligrafici.
(nella foto, Marina Berlusconi, presidente Mondadori)