(S.A.) Il caso della cancellazione dell’intervento di Antonio Scurati nel programma di “Serena Bortone “Che sarà…”. Su Rai 3, ha fatto crescere gli ascolti 

La conduttrice ha letto il testo sul fascismo bloccato dai vertici Rai e ha portato gli ascolti del programma da 582.000 spettatori e uno share del 3.4% del 13 aprile, agli 899.000 spettatori con il 4.9% di share del 20 aprile. 

Sulla vicenda Scurati l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio ha dichiarato che la Rai è vittima di una “guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla“. L’ad ha espresso la propria indignazione per non essere stato informato tempestivamente sugli eventi legati alla cancellazione del monologo di Scurati. Ha annunciato che richiederà una relazione dettagliata sulla vicenda e ha promesso “provvedimenti drastici”. Sergio ha sottolineato la necessità di individuare chi ha commesso errori e ha ribadito: “Chi ha sbagliato paghi”.

motivi economici

Il compenso di di 1800 euro per Scurati è stato al centro del dibattito, ma Sergio ha chiarito che non avrebbe censurato il monologo per motivi economici. L’ad ha anche sottolineato di non aver ricevuto pressioni politiche dirette dal governo per influenzare le decisioni riguardanti i programmi o i conduttori. 

Secondo fonti riportate da Repubblica, potrebbe essere imminente un provvedimento disciplinare nei confronti di Bortone e la chiusura della trasmissione “Che sarà…” entro giugno.

“due canali svuotati”

Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, ha fatto leggere un comunicato in tutti i tg e giornali radio della e fatto pubblicare sui siti di Rainews, Tgr e Televideo: “Il controllo dei vertici Rai sull’informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori. L’assemblea dei Comitati di redazione della Rai mercoledì 17 aprile ha proclamato lo stato di agitazione e approvato cinque giorni di sciopero”. 

(nella foto, Serena Bortone)

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