E’ dedicato alla preghiera delle donne il numero di aprile di Donne Chiesa Mondo.
Il mensile femminile dell’Osservatore Romano, curato da Rita Pinci, prende spunto dalla Intenzione di preghiera di Papa Francesco, che questo mese è “Per il ruolo delle donne”, e si domanda: esiste una specificità femminile nella preghiera?
La teologa Cettina Militello non lo crede. Sostiene che “se la preghiera delle donne è diversa, e soprattutto ghettizzata, lo dobbiamo all’impronta che a essa ha dato il maschio, riservandosi d’essere medium tra la Divinità e il gruppo umano”.
Da sempre le donne cercano l’incontro a tu per tu con Dio anche in forme e spazi diversi. In tutte le fedi e confessioni la preghiera femminile non è solo contemplazione, ma dialogo. “E’ la dimensione che mi aiuta a fare i conti con l’Altro”, dice la pastora battista Lidia Maggi, intervistata da Monica Mondo.
Molte le storie raccontate, raccolte dalle giornaliste Lucia Capuzzi, Elisa Calessi, Vittoria Prisciandaro. È preghiera quella delle madri brasiliane che invocano protezione per i propri figli e quella delle Patronas messicane che lanciano sacchetti di cibo ai migranti a bordo della Bestia, l’infernale treno merci su cui una umanità sofferente raggiunge il confine con gli Stati Uniti, fuggendo da miseria e dittature. Ed è un cammino collettivo orante il pellegrinaggio in Colombia promosso da una suora domenicana per custodire la memoria del massacro dei 342 contadini a Trujillo e nei villaggi intorno. Per poter pregare tutto il giorno e ovunque un gruppo di cattoliche italiane ha dato vita al Monastero Wi-Fi; altre scelgono la Scuola del silenzio e bussano a una piccola porta accanto a una chiesa nel centro di Roma; una monaca camaldolese segue il filo dell’anima tessendo arazzi.
Origini antiche, rintracciabili già nella Torà, ha la preghiera delle donne ebree, di cui scrive – attraverso l’analisi di due quadri – la storica Giorgia Calò, direttore del Centro di Cultura Ebraica della Comunità Ebraica di Roma. Alcune suppliche femminili nel Corano hanno una attualità stringente e una donna è conosciuta nella tradizione islamica come madre della spiritualità: ne parla la teologa musulmana Shahrzad Zadeh Houshmand.
Scrivono anche Madre Maria Ignazia Angelini, monaca benedettina dell’Abbazia di Viboldone, Amy-Jill Levine, docente di Nuovo Testamento all’Università di Nashville e Guia Sambonet, responsabile della Scuola di preghiera del Centro San Fedele di Milano.
Gudrun Sailer, giornalista di Vatican News, nell’Archivio Apostolico Vaticano si è imbattuta nella lettera che 90 anni fa un’intrepida donna cattolica francese, anonima, scrisse a Papa Pio XI per aprire una nuova strada per la pace nel mondo.
La scrittrice Antonella Cilento racconta la devozione popolare per Santa Francesca delle Cinque Piaghe a Napoli, alla quale le donne chiedono la grazia della maternità.