di ALBERTO FERRIGOLO

La Rai assume programmisti multimediali “direttamente di livello 1” affidando il compito di selezionarli a una multinazionale privata, è l’accusa sindacale. Se confermata, la notizia rischia di produrre una scossa non indifferente nel sistema dell’azienda pubblica delle news, frustrando professionalità e ambizioni interne. 

In un comunicato del 5 maggio dalla Rsu Rai, la Rappresentanza sindacale unitaria della Direzione Radio, si legge quanto segue: “Ci giunge notizia dell’assunzione direttamente come programmisti multimediali di primo livello di più unità di organico con il ruolo di regista, tramite una selezione curata dalla società Adecco”. Adecco è una multinazionale di selezione del personale con sede a Gloattbrugg, in Svizzera, nel Cantone di Zurigo, che trova personale generalista, specializzato e di carriera, dalle banche al settore dell’elettronica, della distribuzione, dell’industria chimica, farmaceutica, delle telecomunicazioni, ma anche nel mondo dell’amministrazione e della sanità oltreché nei settori dell’informatica, ingegneria, contabilità.

iter trasparente

Tutto ciò bypassando le rivendicazioni del personale Rai, accordi di giusto contratto, stabilizzazione dei precari, liste di disoccupazione. Senza “il riconoscimento di un iter di carriera chiaro e trasparente nel rispetto di ruoli e mansioni, in assenza di modelli produttivi” chiesti e attesi da anni dal personale interno, “questa pratica cade come una tegola”.

Gli interrogativi della Rsu ruotano intorno a due questioni: la prima è se l’obiettivo dell’azienda del Cavallo morente “sia ancora quello di valorizzare esperienze e professionalità interne” e, in subordine, se valutazione da un lato (assessment) e  l’attività di pubblicazione di offerte di lavoro (job posting) “siano ancora strumenti che l’Azienda intende utilizzare sul serio, o siano soltanto delle foglie di fico per coprire esternalizzazioni di selezioni del personale, magari utilizzando società che hanno nella somministrazione di lavoro il loro core business”, in questo caso la Adecco appunto.

specifiche mansioni

La Rsu Rai chiede un incontro di vertice sulla Visual Radio “ per definire il modello produttivo, i ruoli e le mansioni specifiche relative e le conseguenti necessità di organico”. E si riserva di valutare “azioni conseguenti in assenza di un rapido riscontro”.

A dare manforte alla Rsu Rai, il 15 maggio sono intervenute anche le segreterie nazionali di Snater e Conf.Sal-Libersind, il primo è il Sindacato autonomo delle Telecomunicazioni Radiotelevisive, il secondo è la confederazione generale sindacati autonomi lavoratori Rai, Tv, Spettacolo. Entrambi definiscono “un fattore aggravante che merita risposte immediate” la notizia dell’assunzione di “alcuni programmisti multimediali direttamente al livello 1” in base ad una selezione “gestita dalla società Adecco”.

conduttori interni

Questo comunicato, poi, si addentra nell’elencare il forte malcontento dell’intero personale dell’Azienda Rai in merito a temi “che chiedono chiarimenti e soluzioni urgenti” quali, appunto, l’organico, i modelli produttivi, e organizzativi, i piani industriali, editoriali, nonché le conseguenze dirette del piano immobiliare.

I due sindacati denunciano che oltre “alla chiara idea di mortificare i conduttori interni (che, ricordiamo, sono i veri professionisti del mezzo)  ci troviamo di fronte a veri propri appalti di conduzione. Appalti che stanno determinando una costante erosione di ascolti, una disaffezione del pubblico ed un allontanamento dalla principale mission del canale”. Il risultato è che “difficoltà si registrano anche tra il personale amministrativo e le figure editoriali come i programmisti multimediali”, specialmente, ma non solo a Saxa Rubra, dove “le lavoratrici e i lavoratori si ritrovano ad essere oberati ma purtroppo ‘figli di un dio minore’; giorni di smart working considerati come un regalo da devolvere con parsimonia, iter di carriera bloccati perché concentrati sul personale giornalistico a cui fluiscono gran parte delle risorse economiche. La cartina di tornasole è rappresentata dall’aumento delle vertenze individuali messe in campo”. 

(nella foto, la sede Rai di viale Mazzini)

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