(S.A.) Il 24 maggio sciopero nazionale al Gruppo Rcs, proclamato dalla Segreteria Nazionale di Slc Cgil insieme ad altre organizzazioni sindacali di settore. La protesta è stata decisa “in risposta alle gravi inadempienze di Rcs Mediagroup riguardanti l’organizzazione del lavoro, la gestione della turnistica e il rifiuto ostinato di implementare lo smart working”.
Giulia Guida, Segretaria nazionale di Slc Cgil, ha dichiarato: “Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria globale lo smart working si è rivelato un modello efficace per assicurare la continuità lavorativa, senza compromettere la salute e il benessere dei dipendenti, e la produttività aziendale”. Tuttavia, “nonostante questi evidenti benefici, Rcs Mediagroup ha rifiutato categoricamente di considerare questa modalità lavorativa come una soluzione permanente o almeno parzialmente integrata”.
Guida ha sottolineato che questo rifiuto non tiene conto delle esigenze dei dipendenti di conciliare la vita lavorativa con quella privata e ignora i benefici accertati in termini di incremento della produttività e della qualità del lavoro svolto. La gestione del lavoro presso Rcs Mediagroup “continua a essere caratterizzata dal mancato rispetto dell’accordo nazionale del 2023, che prevedeva alcuni vantaggi per i lavoratori”.