Hanno firmato Luigi Contu, Direttore dell’Agenzia Ansa, Rita Lofano e il Comitato di redazione di Agi, il Direttore Maurizio Molinari e il Cdr di La Repubblica, Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera, la Direttrice Stefania Aloia e il Cdr de Il Secolo XIX, Luca Ubaldeschi, Direttore delle testate Nem-Nord Est Multimedia, Agnese Pini, Direttrice di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e quotidiano.net. Hanno firmato Guido Boffo, Direttore de Il Messaggero ed Emilio Carelli, Direttore de L’Espresso, Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore, di Radio 24 e dell’agenzia di stampa Radiocor.
Tutti hanno aderito all’appello della Federazione nazionale della Stampa al premier israeliano Benjamin Netanyahu affinché “mantenga gli impegni a tutela della libertà di informazione, consentendo ai media stranieri un accesso immediato e indipendente nella Striscia di Gaza e rispetti gli obblighi internazionali di proteggere i giornalisti in quanto civili”.
guardian e new york times
Fnsi ha chiesto ai Direttori dei giornali italiani di aderire all’appello. L’iniziativa segue quella di alcuni giorni fa di 70 organizzazioni -fra cui Associated Press, Agence France-Presse, BBC, CNN, The Guardian, The New York Times e The Washington Post- che chiedono a Israele di porre fine immediatamente alle restrizioni all’ingresso dei media stranieri a Gaza e di garantire accesso indipendente alle organizzazioni giornalistiche internazionali. Non c’era nessun media italiano fra i firmatari, mentre erano presenti organi di informazione americani, inglesi, francesi, libanesi, canadesi, svizzeri, danesi, svedesi, finlandesi, cingalesi.
comitati di redazione
Ora alla chiamata di Fnsi hanno risposto anche i componenti dei Comitati di redazione e fiduciari di TuttoSport, Il Resto del Carlino, Qn, Il Giorno, La Nuova Ferrara, Rainews24, Direzione Approfondimento Rai, Tgr Rai Liguria, TgNorba, Stile Italia Edizioni, Reworld Media Italia, Greentime e Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj).
Come avevano di recente ribadito le 70 organizzazioni internazionali nella lettera a Netanyahu, a oltre nove mesi dall’inizio della guerra ai cronisti viene ancora negato l’accesso a Gaza, con poche eccezioni e solo se scortati dall’esercito israeliano. Dall’inizio della guerra, secondo i dati della Federazione internazionale dei giornalisti, sono stati uccisi più di 100 fra reporter e professionisti dei media e quelli rimasti lavorano in condizioni di estrema difficoltà. Questo sostanziale bavaglio al diritto di cronaca ha imposto ai colleghi locali un onere insostenibile nel documentare la guerra che stanno vivendo, con il risultato che le informazioni provenienti da Gaza stanno diventando sempre più difficili da ottenere e con costanti dubbi sulla loro veridicità.
“pietra angolare”
“Una stampa libera e indipendente è la pietra angolare della democrazia”: per questo la Fnsi, coinvolgendo le testate italiane, chiede a Israele di mantenere gli impegni a tutela della libertà di informazione, consentendo ai media stranieri un accesso immediato e indipendente a Gaza, e di rispettare gli obblighi internazionali di proteggere i giornalisti in quanto civili.
È possibile sottoscrivere l’appello inviando una mail a segreteria.fnsi@fnsi.it.
(nella foto, Stefania Aloia, Direttrice del Secolo XIX)