Nessuno lo fa quasi mai, ma i nuovi vertici dell’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, l’hanno fatto. Autoriduzione dello stipendio del Presidente, deciso nella riunione del Consiglio d’indirizzo generale del 17 luglio. Il Presidente Roberto Ginex, siciliano, freelance, prenderà 85mila euro lordi l’anno, il Vicepresidente Mattia Motta, già paladino dei precari in Fnsi, prenderà 60mila, gli altri componenti del Consiglio di amministrazione 15mila. 

Per valutare la rivoluzione bisogna ricordare che la precedente Presidente Marina Macelloni (è stata in carica 8 anni) nel 2021 percepiva 220.032 euro lordi l’anno, più 10.086 euro di rimborsi spese, (840 al mese). L’ammontare di questo emolumento ha suscitato innumerevoli polemiche e critiche, in particolare quando l’Inpgi ha cominciato a chiudere i bilanci con vistose perdite. Il vicepresidente prendeva invece 62.946 euro (più 26.310 di rimborso spese).

bilanci in rosso 

Nel 2017 Inpgi è andato in rosso per oltre 100 milioni, poi dal 2020 sono sempre stati superati i 200 milioni l’anno di passivo. Come si vede, non erano gli stipendi degli amministratori a fare la differenza, ma quegli stipendi sembravano -all’opposizione interna nel Consiglio generale e a tanti giornalisti- esagerati rispetto ai risultati di gestione.  “Gli organi sociali sono composti da un numero elevato di soggetti che non appare funzionale ad assicurare l’efficacia dell’azione e, comunque, comporta costi elevati che incidono negativamente su una gestione che presenta, da molti anni, un andamento negativo, senza segni di inversione di tendenza”. Parole della Corte dei Conti nella Relazione sulla gestione dell’Inpgi del 2019.

spese di missione

In seguito anche a questo ammonimento (e alle innumerevoli polemiche) nel 2020 fu decisa una autoriduzione: in quell’anno Macelloni prendeva 235.752 (più i soliti 10.550 di rimborsi spese). Un ritocco. Nel 2021 la Corte dei Conti ha scritto: “Pur prendendo atto del miglioramento registrato rispetto al 2020, si osserva che l’andamento negativo dei costi rilevato negli ultimi anni è stato condizionato, tra l’altro, dalla complessa articolazione degli organi sociali, che non appare peraltro funzionale ad assicurare l’efficacia dell’azione dell’Ente. I limiti introdotti alle spese di missione, trasporto e soggiorno, inoltre, non sono stati sufficienti a contenere i costi, tuttora elevati, dei rimborsi spese. Si raccomanda, pertanto, una più razionale composizione degli organi di vertice, che valorizzi le funzioni di indirizzo e controllo nonché le competenze professionali e razionalizzi la gestione delle spese per gli organi”. 

gettoni di presenza

Nel 2022 l’Inpgi 1, che si occupava delle pensioni dei giornalisti dipendenti, è stato chiuso e le sue funzioni sono state assorbite dall’Inps, in seguito a una decisione del governo Draghi, preoccupato del fallimento alle porte. E’ rimasto in vita Inpgi 2, che si occupava di pensioni dei giornalisti autonomi ed era guidato dallo stesso Consiglio di amministrazione. Dopo due anni dalla chiusura di Inpgi 1, Inpgi 2 (che ora si chiama semplicemente Inpgi) ha cambiato statuto e i 47mila iscritti hanno eletto i nuovi organismi dirigenti. Il lavoro e le responsabilità sono naturalmente diminuite rispetto a quando gli enti erano due. Nella prima riunione del Consiglio generale è stato subito affrontato il tema retribuzioni: adesso gli stipendi sommati dei cinque nuovi amministratori non arrivano a quello della Presidente precedente. I gettoni di presenza dei consiglieri si allineano a quelli dell’Ordine nazionale, 150 euro al giorno, mentre i limiti per le note spese per le trasferte sono di 150 a notte per l’alloggio, 70 al giorno per il vitto, due taxi al giorno.

Resta intatto, invece, lo stipendio della Direttrice generale, Mimma Iorio, in carica da 11 anni: il suo stipendio nel 2021 era di 250.223 euro lordo l’anno. In parte è regolato dalle leggi dello Stato sui dirigenti degli Istituti di previdenza, ma il Consiglio di amministrazione potrebbe fare qualche intervento.

Professione Reporter

(nella foto, Mattia Motta, Vicepresidente e Roberto Ginex, Presidente) 

2 Commenti

  1. QUESTO ARTICOLO LASCIA SENZA PAROLE. SAREBBE URGENTE UNA ASSEMBLEA GENERALE DI TUTTI GLI ISCRITTI PER INTERVENIRE DRASTICAMENTE SU QUESTO SCOTTANTE ARGOMENTO

  2. …a parte le cifre, un chiarimento di contenuto. Si parla di “Gettoni di presenza” e di spese di trasferta. Ma chi percepisce uno stipendio non è tenuto alla domiciliazione nel luogo dilavoro? E poi, il direttore generale che prima dirigeva un entone ed ora dirige un entuccio, prende il medesimo stipendione? Con questi presupposti ci si può solo aspettare la prossima chiusura anche dell’ex inpgi2… E’mai possibile che non ci si renda conto del disastro in agguato?

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