Google vuole finanziare le redazioni giornalistiche della California con 250 milioni di dollari in 5 anni. Il sostegno economico prevede anche la partecipazione statale. In cambio viene messa nel cassetto la legge dello Stato che prevedeva un contributo dei grandi del web agli editori per lo sfruttamento degli articoli dei media. 

Ne dà notizia Uspi. Per il primo anno Google contribuirà per un totale di 15 milioni, con l’aggiunta di altri 30 milioni dello Stato della California. Nei quattro anni successivi il contributo pubblico scenderà a 10 milioni, mentre il sostegno di Google salirà a circa 20 milioni annui. 

legge contestata

I giornalisti della California protestano perchè, contestualmente a questo accordo, viene archiviato il California Journalism Preservation Act, proposta di legge che avrebbe costretto le grandi piattaforme a pagare gli editori per l’utilizzo dei loro contenuti. Normativa estremamente contestata da Google. La linea di Google e degli altri giganti tecnologici è fare accordi settoriali e di non accettare mai leggi di Stati, di nazioni o di organismi sovrastatali come l’Europa. Un modo per sancire che le loro azioni non sono soggette ad autorità politiche democratiche.

“Questa partnership rappresenta un impegno per sostenere una stampa libera e vivace, consentendo alle testate giornalistiche locali in tutto lo stato di continuare nel loro lavoro essenziale”, afferma Buffy Wicks, membro dell’Assemblea di Stato della California, annunciando l’accordo con Google. “Con l’avanzare della tecnologia e dell’innovazione, è fondamentale che la California continui a sostenere il ruolo vitale del giornalismo nella nostra democrazia”, ha aggiunto. 

monopolio rafforzato

Ma i giornalisti e molti esponenti politici dello Stato americano ribattono che questa azione federale va solo a rafforzare il monopolio di Google. Matt Pearce, presidente della Media Guild of the West, sottolinea: “La premessa di questi disegni di legge era che se dobbiamo essere dominati da un monopolista a cui non possiamo sfuggire, quel monopolio deve pagare la sua giusta quota per il nostro giornalismo”.

Con questo accordo e con l’interruzione del California Journalism Preservation Act, i giornalisti sembrano essere sempre più governati dal mercato tech: “Google è la più grande fonte di traffico su Internet. Quando fai giornalismo online, devi fare affari con Google”, continua Pearce denunciando il fallimento dello Stato della California nella regolamentazione del monopolio della Big Tech. 

(nella foto, Sundar Pichai, Ceo di Google, da 9 anni)

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