“Quando ti prepari per l’esame da giornalista ti spiegano quali sono le diverse fonti che possono veicolare una notizia. Ecco, ne mancava una: il citofono”. Comincia così un post su LinkedIn firmato da Marco Pasqua, responsabile delle redazioni dell’Umbria del Messaggero. E continua: “La redazione, in provincia, è ancora (per fortuna) un punto di riferimento, fisico. Non ci sono soltanto i lettori che chiamano – quelli esistono ovunque – ma anche e soprattutto quelli che citofonano e ti vengono a trovare. E, quasi sempre, sono i lettori più affezionati, che vanno tutelati come fossero dei panda in via di estinzione. Non usano internet – sì, esistono ancora persone così – e alcuni non hanno neanche un computer. Oggi è stata la volta di un signore che voleva protestare perché il Comune di Perugia prevede una maggiorazione per le multe che vengono inviate a casa: ‘Se io non posso pagarle online, sono obbligato a versare questo sovrapprezzo’. Ma poi c’è anche quello che ha delle correzioni da proporre, ad un articolo. Quello che porta la locandina di un evento. C’è anche un clochard, che di tanto in passa per chiedere ‘una copia omaggio’. Confesso che è bello questo scambio, face to face, con i lettori, perché ti dà ancora la possibilità di credere che questo lavoro sia importante per la comunità di persone che ci circonda”.

(nella foto, Marco Pasqua)

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