“Dalle 14 del 31 luglio, per due ore, cinque poliziotti e un magistrato hanno perquisito la sede del Corriere Fiorentino. Gli agenti hanno sequestrato la postazione del collega Simone Innocenti, il suo computer, il suo tablet e i suoi telefoni. Altri agenti, alle 12.30, hanno inoltre perquisito l’abitazione privata del collega”. Così in un comunicato il Comitato di redazione del Corriere della Sera: “Le perquisizioni sono state motivate con la ricerca delle fonti di Innocenti dopo la pubblicazione di un articolo sul suicidio di una carabiniera della Scuola Marescialli di Firenze per un sospetto caso di nonnismo”. Il Cdr del Corriere della Sera stigmatizza la decisione della Procura di procedere con una perquisizione invasiva e l’atteggiamento intimidatorio delle Forze dell’ordine e ricorda che il segreto delle fonti è un cardine della professione giornalistica.
Federazione Nazionale della Stampa e Associazione Stampa Toscana condannano l’irruzione nella sede del Corriere Fiorentino da parte di un magistrato e di cinque poliziotti che hanno sequestrato cellulare e computer del cronista Simone Innocenti al quale è stata perquisita anche l’abitazione.
La nota Fnsi dice: “L’indagine, a quanto pare, è mirata a far luce su una fuga di notizie, con presunta rivelazione di segreto d’ufficio, a carico di pubblici ufficiali, riguardante le cause della morte di un’allieva della scuola marescialli di Firenze. Anche il collega Innocenti risulterebbe al momento indagato. La segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante e il presidente di Assostampa Toscana, Sandro Bennucci, insieme a tutti gli organismi dirigenti del sindacato regionale, contestano i metodi messi in atto, ancora una volta, ai danni di un giornalista e manifestano solidarietà a vicinanza a Simone Innocenti, al direttore Roberto De Ponti e a tutta la redazione del Corriere Fiorentino”.

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