Editore e Direttore hanno fatto uscire il numero del 6 settembre dell’Espresso, con tutta la redazione in sciopero. Copertina: “Chatbot killer”. Sottotitolo: “Le insidie e i pericoli dei sistemi di IA che consentono di crearsi un’amica o un’amico virtuali. Anziché semplificare la vita degli utenti rischiano in alcuni casi di trasformarsi in autentici killer emotivi e sociali”. Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Stampa Romana chiederanno che venga sanzionato il comportamento antisindacale. L’Editore dell’Espresso ha inoltre deciso di cancellare dal sito web il comunicato dell’assemblea e ha sottratto ai giornalisti la possibilità di aggiornare il sito. 

grave attacco

Questo il testo del comunicato dell’assemblea dei giornalisti dell’Espresso: “Gentili lettrici, gentili lettori, il giornale in edicola venerdì 6 settembre è stato ultimato mentre l’intera redazione giornalistica era in sciopero. Di conseguenza, la stessa redazione de L’Espresso non si riconosce nel prodotto editoriale pubblicato con queste modalità. Una scelta dell’editore che configura un grave attacco ai diritti dei lavoratori tra cui quello di scioperare, sancito dalla Costituzione. Le questioni poste all’azienda al momento della proclamazione dello sciopero non hanno ancora ricevuto risposta. Pertanto i giornalisti de L’Espresso rimangono in stato di agitazione”. 

piano editoriale

Lo sciopero è stato proclamato il 2 settembre per martedì 3 per le seguenti cause: mancati rinnovi dei contratti a termine, assenza di un piano editoriale, massiccio utilizzo di collaboratori esterni, confusione per lo sviluppo sul web e giudizio sprezzante sulla redazione, definita “sovradimensionata” e “sproporzionata”. Il martedì è solitamente il giorno di chiusura delle pagine. Cda e Direzione hanno fatto sapere che avrebbero spostato la chiusura a mercoledì e la redazione ha scioperato anche mercoledì. Il Cdr aveva da tempo a disposizione un pacchetto di 5 giorni di astensione dal lavoro.

società petrolifera

L’Espresso nel marzo 2022 è stato ceduto dal Gruppo Gedi di John Elkann a Bfc Media, controllato da Danilo Iervolino, fondatore dell’Università telematica Pegaso e proprietario della Salernitana calcio. Alessandro Mauro Rossi è Direttore dal dicembre 2022 (al posto di Lirio Abbate) fino al gennaio 2024. Nel dicembre 2023 Iervolino cede la testata a Donato Ammaturo, titolare della società petrolifera Ludoil, che nomina il giornalista Emilio Carelli Amministratore delegato del Gruppo Espresso ed Enrico Bellavia, che era Vicedirettore, Direttore. Nel maggio 2024 Carelli diventa Direttore.

L’Espresso è stato fondato nel 1955 da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari. E’ stato per molti decenni punto di riferimento del giornalismo d’inchiesta italiano.

(nella foto, il Direttore Emilio Carelli)

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