I giornalisti di Askanews scioperano il 18 ottobre e affidano al Comitato di redazione altri 4 giorni di astensione dal lavoro. La protesta è contro la nuova richiesta di tagli al costo del lavoro. A fronte di spese a favore di soggetti esterni e nessun piano di risanamento.

L’assemblea dei giornalisti di Askanews “all’unanimità ribadisce l’assoluta necessità del rispetto immediato dei patti in vigore e la totale indisponibilità della redazione a sostenere da sola il peso di qualunque risparmio volto a garantire un effettivo e ragionevole sviluppo futuro di Askanews”. Così in una nota il Cdr.

“L’assemblea giudica irricevibile e pericolosa per la sopravvivenza dell’agenzia la richiesta aziendale di taglio del costo del lavoro giornalistico, l’ennesima richiesta di denaro a fondo perduto a una redazione che da quasi 12 anni non vede uno stipendio intero e negli ultimi quattro anni di concordato ha evitato il fallimento dell’azienda. L’azienda -prosegue il comunicato- non ha speso una sola parola per indicare i piani di sviluppo che giustificherebbero le sue richieste economiche esorbitanti. L’assemblea chiede perciò con urgenza ai vertici aziendali di conoscere nel dettaglio quali sviluppi futuri sono alla base dei prospettati tagli del lavoro giornalistico e quali sono le ragioni che hanno portato agli aumenti delle spese a favore di soggetti esterni degli ultimi quattro anni”.

L’assemblea indice lo stato di agitazione, affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero a sostegno delle sue rivendicazioni ed è pronta a prendere ogni iniziativa, anche imponendo l’assoluto rispetto delle norme professionali, deontologiche e contrattuali nelle attività svolte dai giornalisti in agenzia, e a rivolgersi a tutti gli interlocutori istituzionali per tutelare salari e posti di lavoro. La prima giornata di sciopero è indetta per il 18 ottobre, “dall’apertura del servizio alle ore 7 fino alle ore 7 di sabato 19 ottobre”.

     

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