Frate Indovino (2 milioni di copie) compie 80 anni, con edizione speciale

E’ stato uno dei periodici del Novecento, che ha accompagnato l’Italia nella faticosa ricostruzione del secondo dopoguerra, una sorta di Piano Marshall della speranza, un dispensatore di serenità a poco prezzo, qualcosa da leggere nelle giornate storte quando Internet era fantascienza. 

Due parole per identificarlo: Frate Indovino, il calendario di tanti italiani, ovunque siano. Il fedele giornale murale quest’anno compie 80 anni ed esce in un’edizione speciale, per l’anniversario e per il Giubileo 2025, con Papa Francesco in copertina davanti alla Porta Santa, che aprirà alla Vigilia di Natale e l’immancabile faccia bonaria e barbuta del Cappuccino-Calendario. 

E’ dal 1946 che il lunario, zeppo di consigli pratici, pezzi di storia e curiosità, scandisce il tempo, un tempo che unisce tutti i lettori ai quali pensò fra’ Mariangelo da Cerqueto otto decenni fa, quando mandò in stampa quella sua idea che nel giro di un anno sarebbe passata da 2 mila a 32 mila copie. Un piccolo fenomeno editoriale che oggi marcia oltre i 2 milioni di esemplari, sfornati ad Assisi ogni anno già a fine estate, per raggiungere dalla città di san Francesco il mondo intero, proprio come il gruppo di frati, passo svelto e zaino in spalla, protagonisti della clip sull’almanacco 2025. 

La Chiesa descritta dalla pubblicazione nelle 20 pagine illustrate dall’artista Stefano Pachì è calata nella realtà, con l’attualità di dritte utili (quanti sanno che lo “scialla” dei ragazzi deriva dall’arabo “in sa Allah”, cioè “Dio vuole?”), con le massime pungenti di Grillo Sparlante (“Se è vero che tutto passa… tu salutalo!”), le ricette salutari e veloci che risolvono un pasto. Tanti input per i 12 mesi dell’Anno Santo, che conta 37 eventi, ciascuno dedicato a una professione, una categoria umana, una scelta di vita: il primo appuntamento? Il Giubileo del mondo della comunicazione, dal 24 al 26 gennaio.

Capitolo solidarietà: un “aiutaci ad aiutare” cui Frate Indovino contribuisce con i proventi delle vendite, destinati a mense per i poveri, missioni, madri ucraine senza più i figli dalla guerra ed altre opere sparse per il globo che i Frati Minori Cappuccini sostengono da sempre.